RICCARDO SOTTIL

di Maurizio Pericoli e Mariella Fioretti

Riccardo Sottil dal ritiro di Moena. “Sono arrivato ragazzino, ora sono in prima squadra. Mi aspetto tanto, sono critico con me stesso e cerco di alzare sempre l’asticella. Quando non faccio bene sono sempre frustrato. Voglio far gol, assist. Vorrei giocare sempre nei primi undici, quello è l’obiettivo”.

Sulle critiche: “Qualche critica l’ho letta, a volte rimango un po’ allibito. A volte esce qualcosa che non mi piace, ma non dò grande peso nemmeno quando faccio bene. A volte

Sulle parole di Pradè: “Daniele lo stimo come persona, anche lui nella mia trattativa per farmi venire qui ci ha messo del suo. Lo ringrazio per le sue parole, è un grande stimolo. Sono d’accordo con lui, per me deve essere un anno importante. Anche se lo scorso non è andata male a livello personale ed a livello di squadra“.

Un’asticella da posizionare: “Non mi piace dire che voglio fare 10, 20 o 30 gol. Mi piacerebbe almeno farne 10, è una cifra che mi piace“.

Sulla squadra: “L’obiettivo è cercare di migliorare lo scorso anno. Tante squadre si sono rinforzate, ma cercheremo di fare meglio del settimo posto. Inutile nasconderci, fare meglio del settimo posto vuol dire provare ad andare in Champions o in Europa League. La Fiorentina è una squadra importante che deve lottare per certi obiettivi”.

Sul debutto europeo: “Non ho immaginato ancora il debutto in Europa. Ma sono felice di farlo con questa maglia visto che vengo dal settore giovanile“.

Situazione tattica personale e l’incontro col babbo in A: “Qualche volta potrei venire più dentro il campo, lo dovrei fare di più e ci sto lavorando anche con il mister ed i suoi collaboratori. Papà lo sento ogni giorno, è carichissimo ed ha una grande opportunità. Se l’è guadagnato sul campo con un grande lavoro ad Ascoli. Sarà bello affrontarlo, in Serie A è successo poche volte, forse solo a Maldini o a Di Francesco. Sarà bello ed emozionante affrontarlo e fargli gol”.

Su Gori: “Gabri è forte, fin dalla Primavera ha fatto sempre gol. Quest’anno si è dovuto fermare, ma al Cosenza stava segnando. Non gli manca nulla, solo continuità. Quello che sa fare lo farà anche fra i grandi“.

Su Italiano: “Ormai lo sappiamo tutti cosa chiede il mister: gol e assist. Stiamo lavorando su quello e gli dò ragione. Qualche volta copriamo poco l’area o attacchiamo poco la porta. Migliorare ci darebbe beneficio a tutta la squadra“.

Sulla Roma come esempio: “Gollini e Jovic qualcosa di Europa ne sanno. Non dobbiamo sentirci appagati e pensare che sia tutto scontato. Adesso dobbiamo prendere di petto la situazione e partire al massimo“.

Sulla Nazionale: “Felicissimo della convocazione nello stage, era un po’ giù perché avevo un problemino. Sfortunatamente non mi sono potuto allenare. Mancini mi aveva detto di volermi portare in Nations League, quindi purtroppo ci sono rimasto anche più male. L’obiettivo di questa stagione è senz’altro mettermi addosso quella maglia“.

Sullo screzio con Nico: “Agonismo c’è in tutte le squadre, queste cose succedono ovunque. Con Nico ho un bellissimo rapporto, sono cose normali. Nascono e rimangono lì, in spogliatoio scherziamo e ci divertiamo insieme“.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Animated Social Media Icons by Acurax Responsive Web Designing Company
Visit Us On TwitterVisit Us On FacebookCheck Our Feed