Questa mattina in sala stampa al Franchi presentazione di Verdú, prima
Il direttore sportivo Pradè: “Tutti avevano chiesto come mai l’acquisto di Verdú. Lui è un giocatore che all’inizio del 2012, assieme a Macia, era un giocatore che seguivamo. Giocatore eclettico, che può partire dal vertice basso. Parlando con lo staff tecnico è venuto fuori il suo nome. Siamo convinti che assieme faremo un bel percorso”.Poi le domande al giocatore viola Verdù: “Più che una rivincità per me e’ una opportunità, aiuterò la Fiorentina come merita” Sull’idea di arrivare alla Fiorentina: “Come ha detto il direttore Pradè nel 2012 ci sono stati dei contatti ma non sono andati avanti. Adesso sono qui, dopo aver giocato in Spagna e non solo. Sono alla Fiorentina per cercare di vincere l’Europa League”. Condizione fisiche: “Capisco la sorpresa di molti ma nella Liga ho giocato più di 200 gare e anche se arrivo da un calcio diverso sono pronto per giocare, per mettermi a disposizione del mister” Dagli Emirati Arabi come Luca Toni: “Io spero di poter fare come ha fatto Luca Toni quando è tornato in Italia. Io voglio cercare di aiutare, lottare per questa maglia, per i compagni” Quale è il ruolo che senti più tuo: “So che il mister gioca diversi moduli e col mister non ho ancora parlato. Diciamo che prediligo il trequartista o la mezza punta”. C’è un giocatore italiano a cui ti ispiri?: “Se devo fare un nome sicuramente Pirlo. Adesso poi ho la fortuna di poter giocare con Giuseppe Rossi, ci siamo sfidati molte volte quando lui giocava nel Villareal. E’ un grande giocatore” Curiosità il numero 21?: “Quattro-cinque anni fa ero a Coverciano con l’Espanyol e ci fu la tragedia di perdere Daniel Jarque. Lui giocava col numero 21 e mi sentivo di omaggiarlo venendo a giocare a Firenze. Lo dovevo a lui”