Queste le parole di Marco Sportiello alla conferenza stampa di presentazione.
Obiettivi? Prima di tutto voglio integrarmi nella squadra e capire cosa vuole il mister. Con il lavoro e la pazienza vedremo cosa succederà.
Sogno Nazionale? È il sogno di ogni italiano far parte della Nazionale ed è ovviamente il mio di far parte della squadra ai prossimi Mondiali.
Accoglienza del gruppo? Il gruppo e lo staff mi hanno accolto benissimo e fatto sentire come in famiglia. Spero al più presto di dimostrare il mio valore sul campo.
Mister Gasperini? Io sono cresciuto nell’Atalanta, ho fatto esperienze in prestito e sono tornato quando mi hanno dato fiducia. Poi sono state fatte delle scelte e io non ho potuto fare altro che accettarle, continuando ad allenarmi. Poi è arrivata l’occasione della Fiorentina, che è un top club, e non potevo farmela scappare.
Fiorentina-Juventus? Grande prestazione della squadra. Me l’aspettavo perché anche vedendola da avversario sapevo che la Fiorentina ha tanti talenti. Anche a guardarla dalla panchina mi aspettavo che potesse esserci un risultato. Poi io ho giocato a Poggibonsi, quindi ho molti amici fiorentini e sapevo quanto è sentita la partita.
Rivalità con Tata? In Serie A le garanzie non esistono. Ogni giocatore si deve guadagnare il posto lavorando e facendosi trovare pronto quando viene data l’opportunità. Tata è un ottimo portiere, anche sottovalutato. Io sono appena arrivato e devo solo aspettare il mio momento.
A quale portiere ti ispiri? Non ho mai avuto un mio modello, non mi rivedo in un altro portiere. Quando ero piccolo guardavo il Milan e il mio idolo era Sebastiano Rossi.
Rigori parati a Higuain e Pogba? Ogni tanto è anche fortuna. Io devo ancora migliorare su tutti gli aspetti, non so bene quali siano le mie qualità, non spetta a me dirlo.
Numero maglia? 57 vuol dire 5 luglio: la data di nascita di mia moglie e mia figlia.
Italianizzazione della squadra? La Fiorentina fa bene a prendere degli italiani perché credo possano dare una mano in più, conosco l’importanza di Firenze come piazza. Ma anche gli stranieri è come se fossero italiani, sentono un grande attaccamento alla maglia e l’ho visto domenica. Conoscevo Berna, l’ho avuto compagno in Under 21. È un leader dentro e fuori dal campo. Chiesa non lo conosco ma già domenica ha dato dimostrazione di grande personalità e carattere. Per uno della sua età è notevole.
Obiettivi della squadra? La Fiorentina ha dei grandi talenti ed è una grande squadra. Il campionato è ancora lungo quindi possiamo sicuramente risalire in classifica. Noi pensiamo di partita in partita, staremo a vedere.
Kalinic? Kalinic mi ha già anche un gol l’anno scorso, è un grande attaccante. Spero di conoscerlo ancora meglio anche come compagno. Non sta a me poi commentare le voci di mercato.
Portiere di coppa? Io non mi vedo di Coppa o Campionato. Io mi vedo come portiere della Fiorentina che darà una mano se ce ne sarà bisogno. Tata mi sta aiutando molto a integrarmi.