Si parla del tridente Pjaca, Simeone, Chiesa. Ti senti sottovalutato? “Sono qui per giocare, voglio dare il massimo. Non guardo cosa si dice sui media, penso solo a quello che dice il mister ed a lavorare per fare bene”Il tuo ruolo? “Non ho un ruolo preferito, forse l’ala sinistra. Posso ricoprire tutti i ruoli in attacco e questa è la mia forza. Un sogno? Vincere un trofeo, speriamo di farlo già quest’anno”
Un idolo? “Forse Raul. Non abbiamo lo stesso stile di gioco, ma mi sono sempre ispirato a lui che ha fatto grandi cose”.
Consigli dai connazionali Nainggolan e Mertens? “Li conosco bene, sia Nainggolan che Mertens, con cui ci conosciamo fin da piccoli. Mi ha detto che se dai tutto in campo puoi ricevere molto amore, cosa importante alla Fiorentina visto che ha tifosi molto calorosi”.
Competitività in Serie A? Specie dopo l’arrivo di Ronaldo? “Quando si arriva in una nuova squadra uno è felice di giocare. Vengo dalla Premier dove c’è molta concorrenza, in Serie A c’è molta competitività, anche l’arrivo di Ronaldo la rimette in primo piano. Arrivo al momento giusto”.
Potevi venire prima in Italia? “Due anni fa si era parlato proprio di Fiorentina con il mio agente, ma l’Everton chiedeva molti soldi. Arrivo ora a 30 anni, ho esperienza e maturità, mi sento al meglio. Non vedo l’ora di dimostrare il mio valore e che ho ancora molti anni a questi livelli”.Primo allenamento? “Quando ho saputo che sarei venuto qui ho iniziato a vedermi tutte le partite dell’anno scorso. E’ una squadra che ha molta qualità, mi è piaciuto in allenamento vedere che la squadra si spinge in avanti. E che mi passavano subito il pallone: quando arrivi, è una cosa importante”.
Cosa lasci all’Everton? “Ho passato 6 anni lì, 5 andati molto bene. L’ultimo è stato un po’ più complicato, ma come in una relazione con una donna non può andare sempre tutto bene. Ma mi ha dato tutta esperienza, so che qui posso fare di più. Farò il massimo per farmi conoscere in campo”.
Anno scorso complicato? “L’anno scorso è stato difficile, specie nei primi 6 mesi quando ho avuto problemi con il mister. Anche in Grecia ho avuto problemi, abbiamo cambiato più volte l’allenatore e non siamo riusciti ad ingranare. Ora non vedo questa stagione come rivincita, ma voglio fare il massimo”.
Il Belgio è ricco di talenti: consiglieresti a qualcuno di venire a Firenze? “Difficile dirlo, ci sono tanti buoni giocatori. Potrei dire Chadli, che gioca in seconda divisione. Ma anche qui ci sono tanti bravi giocatori, se dovessi pensare a tutti gli amici che ho in Belgio faremmo due squadre (ride)”.