Presentazione DIAKITE.

di Maurizio Pericoli e Mariella Fioretti

In sala stampa puntuale il Club Manager Vincenzo Guerini e il direttore tecnico Eduardo Macia e Diakitè con foto di rito con la maglia numero 3.
Il dt Eduardo Macia introduce la presentazione di Diakitè: “Siamo qua per presentare l’ultimo acquisto della campagna invernale, un difensore centrale classe 87 che viene a completare il nostro reparto. Arriva in prestito secco gratuito fino al 30 giugno 2014 senza diritto di riscatto. E’ arrivato molto giovane nel calcio italiano, ha esperienza in Premier ed è adatto alle nostre esigenze. Non è stato un acquisto facile, il Sunderland ha avuto tante richieste, ma ci ha aiutato tantissimo il rapporto nato con il prestito di Marcos Alonso. Abbiamo creduto in lui, lo ringraziamo per la determinazione dimostrata nel credere nel nostro progetto”. Poi Vincenzo Guerini: “Veniamo da due sconfitte, ma questo mercato è la dimostrazione che la società è vigile ed è corsa ai ripari dove ne avevamo bisogno. Faccio un appello alla tifoseria, ora abbiamo bisogno dei tifosi. Sabato e soprattutto martedì con l’Udinese. Se lo merita questa squadra, che ci ha fatto divertire; secondo perché centrare il traguardo significherebbe centrarlo tutti insieme: squadra, società, tifoseria, stampa. Abbiamo bisogno tutti di riuscire a far parlare ancora di noi nel calcio”. La parola passa ora a Diakitè: “La Fiorentina è una grande società, con una grande organizzazione e un grande mister. A Udine abbiamo perso per 2-1 ma sono convinto che possiamo giocarcela. Il passato alla Lazio? Ero in scadenza, non abbiamo trovato un accordo ed è questo il motivo del mio addio.
Ruolo? Sono un difensore centrale destro, ma ho giocato anche nel ruolo di terzino destro. A destra posso spingere di più, centrale resto un po’ bloccato magari.
Ritorno in Italia? In Inghilterra guardavo spesso le partite della Fiorentina. Giocava un grande calcio, palla a terra. Già mi avevano cercato in passato… lo scorso anno fu Montella a farlo, ma per altri motivi non ero potuto venire…
Cosa mi aspetto? Il mio obiettivo è quello di fare bene ogni volta che scenderò in campo. Questo club mi ha già dato tanto, la possibilità di giocare, di lottare per il terzo posto e per la finale di Europa League anche se non sono nella lista Uefa. Adesso sono io a dover ripagare la fiducia che mi hanno dato. Inghilterra? Sono andato lì perche tutti mi dicevamo che il mio gioco rispecchiava quel calcio. Siamo partiti un po’ così, pochi giocatori avevano avuto altre esperienze in Premier. Con Di Canio giocavo, poi con l’allenatore della Primavera hanno puntato su giocatori con più esperienza in Premier. Un calcio difficile. Ho trovato poco spazio e ho cercato in tutti i modi di venire qua dopo che ho sentito la Fiorentina. Migliorare? Sono un giocatore veloce, potente, devo migliorare tanto nella tecnica. Ma non sono preoccupato, allenandomi tutti i giorni con i compagni migliorerò sicuramente. Italia una scelta di vita? Chiaro, anche se dell’Inghilterra mi mancheranno il calcio e gli stadi. Col Sunderland eravamo quasi sempre ultimi ma lo stadio era sempre pieno. In Italia più qualità e organizzazione ma partite meno intense. Il calcio della Fiorentina? Rispecchia quello che pensavo…
Duello col Napoli? Fiorentina e Napoli sono due squadre forti, farà la differenza chi arriverà più fresco alle partite visto che giochiamo tre volte a settimana. Al terzo posto arriverà chi mentalmente e fisicamente arriverà più preparato alle partite.
Il numero 3? Ho sempre giocato col 21, ma non mi pareva il caso di chiederlo ad Ambrosini… così come il numero di mia figlia. C’era il 3, era di Alonso che ho conosciuto al Sunderland, l’ho preso subito. Cosa penso di dare alla Fiorentina? Cerco sempre di fare ciò che mi chiede il mister. Se mi dirà oggi spingi di più, cercherò di farlo… Cercherò sempre di giocare semplice, non ho la tecnica del centrocampo che abbiamo… Quando vado in progressione è una cosa che mi riesce spesso, ma non piace sempre a tutti gli allenatori. Contatti con ex compagni? Mi sento sempre con Cavanda, è come un fratello. Poi ho parlato solo con Lulic e Klose…Pizzico di crisi o solo momento delicato? Penso sia un momento, i miei compagni sono tranquilli. Poi pesano anche gli infortuni, ma chi è fuori tornerà presto e si sistemerà tutto.
Un idolo? Lilian Thuram…Esclusione dalla lista Uefa? L’ho presa bene… Già la Fiorentina mi ha dato tutto facendomi venire qua, adesso sono io che devo dare qualcosa a loro. MarioGomez? Un grande attaccante, l’ho incrociato..abbiamo parlato un po’. Penso che tornerà presto”. Parola per cocludere ancora il dt Macia: “Alle 18:00 in campo scenderà la Primavera, la finale rappresenterebbe il coronamento dell’ottimo lavoro che stiamo facendo col settore giovanile”.

Giovedì 06 Febbraio, alle ore 13:00 presso la Sala Stampa “Manuela Righini” dello Stadio Franchi si terrà la conferenza stampa di presentazione del calciatore Modibo Diakite.

 

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