Kevin Prince Boateng, alla Fiorentina per dare una maggiore personalità e forza alla squadra, vincere, e segnare molti gol: <<Quella non mi manca, mi piace giocare in attacco>>.
Il Direttore Sportivo della Fiorentina Daniele Pradè ha voluto spiegare il perché della scelta di portare a Firenze un giocatore come Kevin Prince Boateng: <<Perché lui è il bello e può rappresentare bene Firenze. In tutto e per tutto. È un giocatore forte, maturo. Diventato uomo. Da tempo lo volevo come giocatore ma avevo dei dubbi che però col passare degli anni sono svaniti. E’ un uomo maturo, duttile, che può fare la punta… il terzino, anche il portiere (dice ridendo, ndr)
Qual è stato il Boateng migliore durante la tua carriera, tatticamente parlando e poi qual è il progetto tecnico con la Fiorentina? <<Io mi sono sempre divertito tantissimo a stare davanti alla porta, come attaccante esterno o punta – ha detto il neo giocatore viola -. Mi piace fare gol e assist. Questo penso credo sia anche l’idea del mister e della società. Poi sarà il mister a decidere in quale ruolo>>.
Un giocatore come Boateng ha una sua storia, arrivi alla Fiorentina a 30 anni, perchè? <<Le motivazioni, nonostante l’età, ce le ho da solo. Poi quando ho ricevuto la telefonata di Pradè e mi ha detto vieni da me ho subito deciso. Queste sono le cose che mi piacciono. Voglio aiutare una squadra giovane, migliorare ancora e giocare bene anche per la famiglia che mi guarda sempre e non voglio certo fare brutte figure>>.
Hai detto che vuoi fare qualcosa di bello prima della conclusione della carriera, adesso come sta Boateng dopo l’esperienza di Barcellona e Sassuolo? <<I primi sei mesi sono andati bene a Sassuolo. Poi al Barcellona avrei voluto meglio, ma mi sono portato a casa tante belle esperienze che mi hanno migliorato. Anche per questo voglio ringraziare la Fiorentina, Pradè, Joe Barone che hanno avuto fiducia in me lo. Io voglio divertire e far divertire. Il mio obiettivo è che la gente torni ad entusiasmarsi guardando giocare la Fiorentina>>.
Qual è il progetto che le hanno prospettato? <<Il progetto è quello di costruire una squadra capace di stare assieme per far crescere i giovani e vincere qualcosa. Anche per questo arriveranno due o tre giocatori d’esperienza. Per i tifosi i dubbi su di me ci possono anche essere perché ho vestito molte casacche di diverse squadre, eppure fin dal ritiro di Montecatini mi hanno subito accolto molto bene>>.
A Firenze anche per una questione di sentimenti? <<Avevo una proposta dalla Germania ma poi mi hanno chiamato il presidente Commisso, Joe Barone e Pradè. Mi hanno convinto pronunciando parole giuste e importanti. Poi c’è anche l’aspetto familiare che mi ha riavvicinato all’Italia… poi mi hanno detto che a Firenze si mangia bene>>.
In passato hai giocato con grandi campioni, su Chiesa qual è il tuo giudizio? <<Lui è stato subito molto aperto con me, mi ha dato il benvenuto. Sapevo che era forte ma ho visto in allenamento che lui è fortissimo, non so chi possa fermarlo: se si allena con la testa giusta diventerà un fenomeno. Non vedo l’ora di giocare con lui e sono contento che sia rimasto a Firenze>>.
Alla Fiorentina con quale numero di maglia giocherai? <<Con il numero 10. So che a Firenze ha un valore importante ma sono serio e anche questo servirà per dare sempre il massimo. Mi hanno che chi la indossa dovrà assumersi tante responsabilità, io sono pronto>>.
L’esperienza al Barcellona <<Sicuramente mi ha dato tanto, allenarsi e giocare con quei grandi campioni è qualcosa di fantastico. Sono andato via un po’ triste perché volevo fare e dare di più ma ci sono stati anche molti aspetti positivi. Loro sono il top>>.
Che impressione hai avuto della Fiorentina dello scorso anno e cosa puoi portare a questa squadra?
<<Se c’è una cosa che non mi manca è la personalità. Sicuramente lo scorso anno ci sono state delle difficoltà ma non guardiamo al passato, solo al futuro dove vogliamo fare bene e giocare con la testa libera. Non vedo l’ora d’iniziare>>.
In attacco troverai anche un giocatore giovane e promettente come Dusan Vlahovic…
<<Fortissimo anche lui, fa cose che non fanno in tanti. Ha tutto per diventare un ottimo giocatore. Per come si muove mi ricorda Ibrahimovic. È veramente forte, vorrei aiutarlo a convincersi che può diventare un giocatore fortissimo già in questa stagione. Lo terrò sotto osservazione>>.
Arrivi dal Sassuolo assieme a Pol Lirola, che tipo di giocatore è il difensore spognolo?
<<Da quando sono arrivato a Sassuolo lui ha imparato molto, è diventato anche molto veloce. È sicuramente uno dei terzini più forti che ci siano. E’ un elemento molto importante per questa Fiorentina>>.
Pradè dice che è maturato molto, in cosa? <<Sono cresciuto. Se uno a 30 anni continua a fare le stupidaggini fatte da giovane è giusto che resti a casa. Prima da giovane ero un po’ ‘pazzo’, adesso ho imparato e ho la testa giusta per sapere come e quando fare le cose>>.