Queste le risposte del mister PRANDELLI:
GENOA. “E’ una partita determinante, importante. La vogliamo giocare da Fiorentina, giocando una partita in cui dobbiamo essere lucidi in qualsiasi momento. Ma soprattutto dobbiamo vincere. Ci siamo preparato in settimana per questo obiettivo”.
PAURA. “L’abbiamo conosciuta e affrontata, penso che i giocatori abbiano capito perfettamente che cosa significhi affrontarla. Non è una partita da vita e morte, non mi piace questa definizione. Il nostro obiettivo è arrivare a 40 punti, speriamo di farlo al più presto. Saranno settimane di grande tensione: se succede qualcosa durante la partita non dobbiamo arretrare ma affrontare le difficoltà da Fiorentina. La Fiorentina ha sempre dimostrato carattere e determinazione, ovviamente ci manca il nostro pubblico che è il nostro stimolo più grande. Vale per tutte, ma a Firenze il pubblico aiuta particolarmente. Dobbiamo pensare esclusivamente a raggiungere la vittoria senza mai abbassare la testa”.
RITMO LENTO E RIBERY-CALLEJON FUORI FORMA. “Il problema grande è che fino a un mese e mezzo fa c’era un giocatore che forse a Firenze è meglio non dire visto tutto ciò che è successo, che con la palla al piede riusciva a portare la squadra fino al limite dell’area avversaria. In questo momento non c’è e non ci sarà più, noi dobbiamo collaborare di più ed essere più squadra. Sono convinto che i primi passi li abbiamo fatti con intelligenza”.
SULLA SUA QUARANTENA. “La società mi ha messo a disposizione tutto, ho coordinato i miei collaboratori. L’ho vissuta il primo giorno con grande difficoltà, però mi consideravo un privilegiato visto che siamo in un momento particolarmente difficile per tutti. Essendo un privilegiato mi facevano i tamponi ogni giorno e l’ho potuta vivere meglio, visto anche che dopo pochi giorni ero negativo al tampone”.
CUTRONE. “A Cutrone non gli si può mai dirgli nulla, visto l’impegno che mette in allenamento. In questo momento ho scelto per una motivazione puramente tecnica un attaccante diverso da lui per caratteristiche. Qui non bisogna pensare solo a se stessi ma soprattutto alla squadra. Io non ho mai messo nessuno da parte, ma se qualcuno non è contento di rimanere alla Fiorentina può andare va. La squadra mi segue? Assolutamente sì”.
SUI LEADER IN CAMPO E SU COMMISSO. “In momenti di grande difficoltà escono i leader, le persone che percepiscono gli errori prima delle altre. Sono convinto che abbiamo una squadra che ha capacità di gestire questa situazione. Se ci troviamo in questa situazione la società non ha colpe. Questa estate la critica era tutta positiva, era tutto pianificato nella maniera giusta. Se le cose non stanno funzionando è perché probabilmente c’è stata troppa aspettativa e quando arriva un momento difficile cambia le tue prospettive. Dobbiamo lavorare per far sì che questa critica positiva torni. C’è un personaggio che dall’America ha investito per Firenze e la Fiorentina, teniamocelo stretto. La mia preoccupazione è che si stanchi di tutto questo”.
Il gruppo è determinante e fondamentale per far sì che nella difficoltà tutti abbiano le stesse risposte. Il gruppo deve essere coeso e granitico, non è l’individualità che ti risolve i problemi.
STRISCIONE ESPOSTO “E’ giusto che sia così, Firenze. Anche nel mio primo periodo abbiamo dovuto affrontare queste cose ma è anche giusto. I tifosi vogliono essere rappresentati ma noi dobbiamo essere pronti. Voglio che i problemi da domani siano il modulo o la scelta tecnica, ma non problemi di natura caratteriale. I tifosi vogliono essere rappresentati al meglio”:
ANCORA SUL GENOA. “Maran è un allenatore che ha dimostrato di saper fare il proprio mestiere a alti livelli. Vorremmo vincere anche giocando male. Il Genoa ha una squadra interessante, con due giocatori molto temibili davanti e che può cambiare diversi sistemi di gioco e interpreti. Stiamo cercando di capire quale sia la formazione, ma poi dipende soprattutto da noi. Se è la partita più difficile della mia storia con la Fiorentina?Partita molto difficile, non è paragonabile a quello che abbiamo vissuto partendo da -19. Lì c’era veramente una grande preoccupazione, però lì la squadra c’era, sapevo che nessuno avrebbe tradito le aspettative che aveva la squadra. Due situazioni diverse, però la squadra può dimostrare che può superare queste difficoltà e iniziare un percorso nuovo che può essere molto interessante”.
BALOTELLI AL MONZA. “Gli faccio un in bocca al lupo, credo trovi il vero padre professionale che è Galliani. Penso sia il posto giusto dove possa dimostrare quel che può fare, perché conosciamo la storia e le qualità del ragazzo”.
SE LA SQUADRA HA IL CARATTERE DI USCIRE DA QUESTA SITUAZIONE. “A me piace prendermi la responsabilità tecnica, anche se sono qui da poco. Questa squadra ha carattere, e domani lo dimostrerà”.
Live sui social dalle 14.00 la conferenza stampa del tecnico Cesare Prandelli alla vigilia della sfida tra Fiorentina e Genoa.