Queste le parole diVincenzo Montella dopo la presentazione del ritiro: “Abbiamo già detto che si ripartiva da zero, nella mia testa è così. I cicli vanno rispettati, ci sono i momenti in cui vanno chiusi. Io ho tanto entusiasmo, sono qui per lavorare e per capire il livello dei giocatori. Ho sentito la conferenza di Pradè, ci ha chiesto calma e pazienza, ma ci ha detto che farà una squadra competitiva. Adesso serviva entusiasmo e quello c’è: rispettiamo tutti, con un po’ di pazienza. La chiedo anche a me stesso, perché un allenatore vorrebbe tutto e subito, ma non può essere così. Sono cambiato, sono cresciuto. Adesso capisco un po’ più le dinamiche, anche se ancora non completamente”.
Le strutture di Moena: “Il campo è migliorato, gli spogliatoi sono stati allargati. Stanno lavorando per fare un secondo campo. Con un altro campo sarebbe una struttura perfetta, ma già lo sanno…”.
Giocatori che arriveranno tardi: “Lavoriamo sulla visione intanto, il modello di gioco c’è. Portiamo avanti questi principi, qui è facile capire chi è idoneo o meno al nostro progetto tecnico. Il ritiro è funzionale per questo: voglio capire chi può essere utile per quello che vogliamo portare avanti”.
Su chi parte in America: “Stiamo valutando, posso portare 30/31 calciatori in lista per il torneo. Ci riserviamo ancora qualche giorno per comunicare la lista ufficiale, ma comunque sfrutteremo la possibilità e ne porteremo 30, abbiamo tre partite”.
Favorevole o contrario alla tourneé: “Sono sincero, sanno come la penso. Io avrei preferito rimanere in un’unica struttura per lavorare meglio, ma capisco la dirigenza che aveva la voglia di fare questo torneo. Qualcosa spezza, ci sono viaggi, temperature diverse, meno tempo per lavorare. Fosse dipeso da me sarei rimasto qui, ma capisco la nuova proprietà”.