Oggi all’età di 77 anni Gino Menicucci dopo una lunga malattia contratta a seguito di un intervento chirurgico per risolvere un’ernia del disco è scomparso. Storico tifoso viola lascia un vuoto enorme nei cuori di chi lo ha conosciuto e chi lo ha apprezzato come arbitro oltre che tifoso viola e giornalista. Gino Menicucci debuttò in Serie A nel 1972 e terminò la carriera nel 1984, con un totale di 130 presenze nella massima serie. Nel 1974, in occasione di un Foggia-Milan, ultima giornata di campionato, il dirigente del Foggia Sergio Affalato cercò di corrompere Menicucci, arbitro dell’incontro, e i guardalinee regalando loro tre orologi. Gino Menicucci rifiutò e raccontò tutto all’ufficio inchieste prima e al giudice sportivo poi. Precedentemente Menicucci, dopo un iniziale coinvolgimento, era uscito completamente pulito dall’inchiesta sul Totonero, tanto da essere stato l’unico prosciolto da ogni capo di accusa in sede di istruttoria. A seguito della prova della sua innocenza fu fatto diventare arbitro internazionale (1981). La sua carriera arbitrale si chiude con una sospensione comminata dalla Commissione Disciplinare dell’AIA, per dichiarazioni non autorizzate rilasciate ad un quotidiano, nelle quali Menicucci aveva attaccato i vertici del calcio italiano e della propria Associazione per mancanza di trasparenza. Opinionista, poi giornalista, e vincitore del Fiorino D’Argento dalla sezione di Firenze, massimo riconoscimento sezionale per la carriera di arbitro.
Le più sentite condoglianze alla famiglia dalla Redazione de ilpuntoviola.it