INCONTRO CON DS DANIELE PRADE’

di Maurizio Pericoli e Mariella Fioretti

Dopo la conferenza stampa di presentazione di Verdù, ha parlato il ds viola Daniele Pradè: “Io non riesco a capire perché ci sia tutta questa ipercriticità. Questa è una proprietà importante, che in questi ha messo nelle casse 320 milioni di euro. No fittizzi, ma di cassa. Di tasca propria. Questa è una società che programma. e vi spiegherò come. Non cerchiamo scuse ma ogni tanto è giusto ricordare certe cose. La logica di ogni mercato è quella di rafforzare il mercato e secondo noi l’abbiamo rinforzata”. Al di fuori del nostro contesto la Fiorentina è vista come qualcosa di positivo. A Torino abbiamo perso e alla fine ho trovato molti che ci hanno fatto i complimenti. Alla fine del primo tempo mi sono chiesto dove possiamo arrivare quest’anno?’, poi è arrivato il secondo tempo”Sul budget a disposizione: “Noi abbiamo intrapreso un percorso di fair play finanziario sano. Arriviamo da tre anni esaltanti, facendo meglio delle milanesi, del napoli, e della Lazio. Ma non capisco come mai c’è tutto questo scetticismo. Avevamo fatto delle previsioni sulle vendite dei giocatori che poi non si sono concretizzate, come per esempio la cessione di Daniele Pradè. Mercato a zero euro? Non è così. Abbiamo venduto Savic e all’interno di quella cessione abbiamo preso Mario Suarez, il giocatore che ci serviva. Poi Astori, e poi tutti gli altri. Rispetto alla scorsa stagione ci sono 12 giocatori nuovi, perché consideriamo nuovi giocatori anche Roncaglia, Rebic, Vecino, oltre lo stesso Rossi”Sull’obiettivo: “Fare bene come gli anno passati, I Della valle non stanno disinvestendo, non c’è disimpegno. Noi stiamo programmando. Quest’anno non ci serviva un mercato pirotecnico come hanno fatto altri. Noi non siamo al punto di partenza ma partiamo da una base. Sono convinto che questa sia una buona squadra. La Fiorentina c’è ed è quella che conta. C’è grande sintonia con l’allenatore. Certo, si può fare sempre meglio. C’è un errore di comunicazione? Può darsi, lo abbiamo detto altre volte. Ci lavoreremo”.Sulla situazione Salah: “Salah per 18 milioni potevamo riscattarlo solo a gennaio, non a giugno. Il problema è che non potevamo sapere cosa aveva in testa Salah. Per il momento la Fifa ha dato un transfer provvisorio perché tutela il lavoratore. la stassa Fifa, poi, a dicembre deciderà sulla vicenda e in quella occasione ne parleremo. La storia dei 18 mesi? Non ho difese. Non avrei mai immaginato che nella testa di Salah, che era felicissimo di stare a Firenze come la moglie, il 22 maggio, quando ha cambiato procuratore, ci fosse un cambiamento così repentino. Una situazione che mi fa capire che c’è sempre da imparare e io posso fare solo mea culpa”.Su Mexes: “Noi consideravamo questa operazione chiusa la domenica. Poi nella settimana sono accadute varie cose. Il calciatore aveva già deciso di trasferirsi a Firenze, aveva già trovato la scuola per i bambini. Ci piaceva Denayer ma ha fatto altre scelte. Non dico il nome di altri due difensori che restano nostri obiettivi, uno più vicino dell’altro. Abbiamo opzionato un centrocampista centrale”. Milinkovic Savic: “Il giorno prima eravamo d’accordo su tutto, gli avevamo fatto leggere il contratto e tutto quando. Ma quando è arrivato e ci ha detto che voleva pensarci allora ci siamo detto chi se ne frega. Anche se alla fine potrà diventare un ottimo giocatore”

 

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