Ieri nel salone dei cinquecento festa con il consiglio comunale, per il conferimento della cittadinanza onoraria a Batistuta.
Le sue parole: Innanzitutto voglio ringraziare il Sindaco e la presidente del Consiglio Comunale, tutti i consiglieri e l’ambasciatore argentino. Vorrei ringraziare gli amici che mi hanno insegnato a vivere la città, penso subito a Giancarlo (Antognoni). Giancarlo è stato il mio esempio mi ha insegnato cosa vuol dire vivere la Fiorentina e difendere i colori della Fiorentina. Ringrazio anche Luigi Galeano, che è stato come un padre qui a Firenze. Forse potrei emozionarmi, non sono così forte qui come lo ero in campo. Vorrei ringraziare la Fiorentina che mi ha permesso di giocare qua per dieci anni, difendendo la maglia viola (si commuove)vi ho voluto tanto bene. Quando sbagliavo un gol la domenica sentivo di aver tradito i tifosi la successiva domenica non si doveva ripetere. Quando me lo facevano notare i giornalisti io rispondevo che non ce n’era bisogno sapevo di aver sbagliato. Passano gli anni, faccio dei figli oltre ai gol, a quei tempi erano tre e sono tutti nati qui. Mi sono sentito malissimo quando sono andato a Roma: io vi consideravo la mia fidanzata, e come tutte le coppie c’era qualche problema, ma sono stato molto male perché sapevo di non aver colmato le vostre aspettative. Ero certo però che non fosse nemmeno una scappatella ero solo arrivato tardi a casa, per questo ho fatto arrabbiare la mia “fidanzata”. L’amore che sento per Firenze non c’è bisogno di spiegarlo ovunque vada parlo di voi e dell’aspetto che avete nei vostri confronti, e parlo della città, la più bella in cui vivere. Stare in questo salone, il salone più bello in cui sia mai stato, è un onore gigantesco. Grazie di tutto, sono onoratissimo di aver ricevuto questa onorificenza. Scusate per l’italiano ma mi manca pratica (ride ).