Inizio conferenza stampa per Mister Paulo Sousa: Questione della cena?
“Non è che posso sempre giustificare con chi vado a cena. Anche questa settimana sono stato a cena con persone interessanti se volete scriverlo… Conosco bene il calcio, so che c’è della preoccupazione ma io ho un contratto… Io oggi sono l’allenatore della Fiorentina e sono molto concentrato su questo. Abbiamo 21 punti da conquistare, vogliamo tornare subito a vincere. Tutte le mie energie sono rivolte a questo”.
Vuoi aprire un ciclo a Firenze?
“Ci sono tanti fattori che comportano un lungo lavoro. Un allenatore non deve solo allenare, deve avere una partecipazione continua su tutta la struttura. Quando parlo di cultura mi riferisco a questo. C’è bisogno di fiducia nelle persone, tempo, idee condivise per aprire un ciclo. In con la società sono stato frontale e chiaro e l’ho sempre fatto. E’ fondamentale per andare avanti a lungo”.
Come mai escono queste voci sul futuro?
“Non c’è futuro senza il presente. Io devo pensare ad oggi, voi lo stesso. Avete visto che appena non abbiamo avuto continuità di risultati, è stato messo in discussione il lavoro di un anno. Lo capisco, è normale, fa parte del calcio. Viviamo del risultato, sappiamo che è così”.
Dopo la partita d’andata la Fiorentina ha avuto una flessione. Come mai?
“In quella partita abbiamo provato a proporre calcio, sia io che il mio collega Giampaolo, che ci ha aggrediti alti. E’ stata una partita intensa, di qualità. Il risultato non è stato dei migliori, ma nel secondo tempo non li abbiamo fatti uscire dalla propria metà campo”.
Preparazione sbagliata? Cosa fai adesso?
“Nella metodologia che io promuovo abbiamo lavorato sempre allo stesso modo. Per me, quello che condiziona di più, è la parte mentale. E poi quella tattica. Un calo lo abbiamo avuto ed ha dato la variabilità dei risultati. A me piace relazionarmi con i giocatori, devo aggiustare tutte le personalità nell’identità comune”.
La parola ‘insieme’ quanto è importante?
“Molto importante”.
Arrivare quarti sarebbe un fallimento o un risultato importante?
“Restiamo concentrati e convinti del nostro lavoro. L’obiettivo era quello di migliorare i giocatori, io devo proporre allenamenti ai quali i giocatori arrivino motivati e fiduciosi. E’ un lavoro continuo, devo fargli scoprire sempre nuove cose”.
Cosa la preoccupa dell’Empoli?
“Hanno avuto tanti giocatori che non hanno potuto giocare in queste dodici partite senza vittoria. Stanno trovando di nuovo i migliori e la loro qualità di gioco mi sembra vicina a quella che hanno fatto vedere all’inizio della stagione. Sono in crescita, domani cercheranno la vittoria. Lo faremo anche noi, vogliamo trovare la molla per questo cambio mentale, affinché si possa finire al meglio questa stagione”.
Kalinic non segna più per colpa sua o della squadra? Tello poco sfruttato dalla squadra?
“Questa squadra è stata basata su verticalizzazioni non continue. Quando abbiamo il pallone non cerchiamo subito la verticalizzazione. Tello è un ragazzo che ha giocato poco lo scorso anno. Ha bisogno di tempo per avere continuità sui cambi di ritmo. Tanti fattori influenzano, noi cerchiamo di aiutarlo. Ha fatto partite molto continue ed altre meno. Kalinic? E’ tutta una complessità. Ha una capacità di lettura importante per dare ai compagni una linea di passaggio. Ci mancano più movimenti senza palla, ci stiamo lavorando”.
Cambio di modulo possibile?
“Ho aggiunto qualche variabile, ma nei momenti difficili dobbiamo togliere la complessità. In questo gioco si lavora molto di testa”.
Quando a cena con Della Valle?
“Mai stato a cena con loro, solo a Moena. Oppure quando Andrea viene in ritiro e siamo tutti insieme. I miei rapporti con loro sono come quelli che ho con voi. Io vivo di chiarezza e frontalità”.
Ieri i dirigenti hanno chiesto spiegazioni per la cena?
“Nessuno mi ha chiesto niente, non c’era bisogno di chiedere alcuna spiegazione”Sabato 9 aprile, alle ore 13:30, presso la sala stampa “Manuela Righini” dello Stadio Franchi, si terrà la conferenza stampa di Mister Sousa.