Questo è Paulo Sousa dalla sala stampa del Franchi alla vigilia della sfida di domani contro il Napoli:
Preparazione?
“Sono state settimane più o meno identiche di quelle passate. Abbiamo cercato di lavorare in base anche a chi avevamo, anche grazie al livello mentale e fisico. Abbiamo più tempo di lavoro insieme e anche le partite portano un livello condizionale diverso”.
Napoli e Sarri?
“Quello che mi incuriosisce di più e quello che una buona parte di giocatori ha avuto un approccio diverso in base anche alla preparazione all’Europeo. Certe volte fermarsi è importante ma quando hai il tempo necessario per lavorare in gruppo. Noi non li abbiamo avuti questi tempi e anche l’interazione tra giocatori è impossibile costruirla così, quindi il lavoro in questa settimana è stato più individuale ma mantenendo una certa intensità, mentale e fisica. Per me è stato un piacere essere qua in Italia e conoscere dei colleghi bravissimi, dove prendono delle decisioni importanti e di altissimo livello. Grazie a questo ho possibilità di migiorarmi, anche grazie a Sarri che sta facendo bene e con una squadra ‘informissima’ e di grande livello”.
Convinzione anche grazie a te?
“Fondamentale! Quando vuoi fare qualcosa se non sei convinto rimani sempre a metà strada e mai arrivi. La chiarezza di idee però è importante. Noi dobbiamo avere una logica. Dobbiamo sostenere la creatività del singolo dove può esprimersi al meglio. Lavorare sull’individuale è importante. Dobbiamo sperimentare! Certo che le vittorie portano ancora più fiducia”.
Come sono rientrati i nazionali? Kalinic?
“In generale bene e sono tutti in condizione. I sudamericani sono arrivati più tardi e hanno passato un giorno per il viaggio ma solo abituati e non patiscono tanto questi cambi orari, stanno bene. Nik ha preso una botta nel muscolo e ciò ha avuto ripercussione sulla partita e questo implica un ematoma, ma non è un problema”.
Perché si parla di Napoli e non di Fiorentina? E’ un bene?
“Il miglior bene, vincere! Poi è normale, si parla di cultura e storia di società. Il Napoli è costruito per vincere gli scudetti e quest’anno può fare questo, ma noi tutti possiamo migliorare anche se non da un giorno ad un altro ed ciò che ti fa arrivare ad una credibilità nazionale. Lavoriamo insieme per questo riconoscimento”.
Sono superiori con altri obiettivi?
“Credo che essere primi non porta una responsabilità, vincere porta felicità! Le altre squadre sono superiori, così il Napoli. Ha un organico importante ma dobbiamo riconoscere le nostre qualità e i nostri limiti. Dentro la qualità che abbiamo possiamo competere”.
Rossi?
“Giuseppe continua bene nel suo lavoro. Sia nella squadra che nel programma individuale. Una parte importante è il minutaggio ma ci sono tanti altri fattori come equilibrio emozionale ad esempio. Perché crediamo che Giuseppe arriverà al suo livello, perché ci credo. Aiuterà noi e la Nazionale. Ho visto una sua illuminazione, ci stiamo arrivando”.
Partita a centrocampo? Suarez in campo?
“La partita soprattutto la vincerà chi ha la capacità di possesso palla e non si fa solo a centrocampo. Ogni squadra è in grado di farlo e noi faremo del nostro meglio. Suarez? Non costriusco una squadra con un giocatore”.
Tipologia di lavoro per le prossime gare?
“La mia idea di base è lavorare sui nostri principi di gioco e sulle nostre dinamiche. Vale molto poi quello che vedo durante la settimana e anche ciò che succede in partita. I giocatori sono pronti a giocare più partite di seguito e poi vedremo se un giocatore è più o meno disposto. E non deve influire sulle partite successive, ma quella attuale. Sono le transizioni sulle quali lavoro di più, poi prendiamo le decisioni. La partita di oggi non deve influire su quella della Roma”.
Mentalità vincente? Considera matura questa squadra?
“Credo che le partite si vincono con mentalità e con ciò che facciamo durante la gara. Il resto è una questione culturale, e non perché siamo primi vuol dire che siamo pronti. Dobbiamo continuare a lavorare, è l’unico modo. Essere primi non da nè problemi nè responsabilità, dobbiamo solo essere felici così”.
Napoli con centravanti più forte del mondo, bel centrocampo e altro?
“Ciò è vero! Continuo a ribadire che per vincere domani dobbiamo essere padroni del gioco e per avere una possibilità con queste qualità, dobbiamo essere noi i protagonisti. E noi vogliamo essere protagonisti!”.
Carattere dei singoli?
“Ritengo che la base dei principi del nostro gioco, è quello di dare personalità anche a chi non ce l’ha. Io voglio costruirli! E il gioco fa anche questo perché ti da dinamiche collettive e ciò fa migliorare molto. Non solo domani, guardo avanti. Sempre mai i miei piedi”.
Tifosi domani più di mille, grande stimolo?
“Grazie a chi è venuto ma anche a chi non c’era perché capisco le impossibilità economiche e lavorative .La cultura quindi ci può portare anche a sacrifici e dobbiamo avere sempre di più orgaoglio perché ha una grande importanza. Domani ci saranno tantissimi tifosi nostri, ma soprattutto avversari, ma vogliamo dare orgoglio ai nostri di farci sentire anche nello stadio del Napoli”.
Sabato 17 ottobre, alle ore 13:00, presso la sala stampa “Manuela Righini” dello Stadio Franchi, si terrà la conferenza stampa di Mister Sousa.