CONFERENZA STAMPA NARDELLA

di Maurizio Pericoli e Mariella Fioretti

Il sindaco di Firenze Dario Nardella, in una conferenza stampa organizzata in Palazzo Vecchio, Queste le sue parole:

IO STO CON ROCCO. “Non si è giocato le partite in questi mesi, e si è parlato molto di altro. Ho sentito dire tante cose, non vere. Anche io sto con Rocco, dal primo giorno. L’ho sostenuto con convinzione e decisione. Mi associo a chi ha appeso striscioni, lo faremo anche noi a Palazzo Vecchio. Non c’è stata alcuna frizione tra me e Commisso. Da un anno a questa parte sono sempre stato con lui, e lo sono sempre. Ho per lui il massimo rispetto. E a lui ho detto, come a Joe Barone, persona squisita e seria con cui siamo sempre in contatto, che ha il mio massimo sostegno. Ci siamo sentiti tante volte con Commisso, e voglio dirgli che lo aspetto a Firenze a braccia aperte. Non ho mai perso entusiasmo in questa situazione. Anche negli ultimi anni difficili della precedente proprietà. Io ho sempre pensato e fatto il meglio per la mia città. E continuerò a farlo”.

STADIO. “È dal 1951 che si parla di nuovo stadio. E da sempre, da parlamentare prima, e sindaco poi, mi sono sempre battuto per fare gli stadi. Abbiamo fatto anche una legge per facilitare la costruzione degli stadi. Nel 2015 c’è stata la prima dichiarazione pubblica per costruire uno stadio nuovo. Fu individuata l’area Mercafir, e mi ci sono dedicato al massimo. Sempre. Con la nuova proprietà sono cambiate alcune cose, e ci siamo rimessi al lavoro. Il mio Comune, in dieci mesi, nessuna amministrazione comunale ha fatto quello che abbiamo fatto noi. Un bando pubblico, una perizia, una variante urbanistica. Nessuno lo ha fatto in così poco tempo”.

MERCAFIR. “Ormai, la vicenda, è andata, andiamo avanti. Ma lì nessun problema. Faremo i nuovi mercati. Avremmo comunque dovuto fare varianti e progetti su quell’area. Prendiamo atto di quello che è successo sullo stadio. Allora, andiamo avanti. Mi rivolgo ai tifosi. La proprietà della Fiorentina ha la libertà di valutare qualunque ipotesi per la propria squadra. Può presentare ogni tipo di progetto. Qualsiasi. È un diritto sacrosanto”. 

ALTRI COMUNI. “Così come, io non ho nessuna irritazione, o gelosia, o invidia, per altri comuni che vogliano proporsi per realizzare lo stadio. Ci mancherebbe altro. Questo è il mio stato d’animo. E ho sempre lavorato così, e continueremo così. Da sindaco di Firenze, ovviamente, ho sempre avuto la priorità di lavorare per la mia città, per Firenze e per la Fiorentina, almeno fin ora so che la proprietà è stata di questa idea, ovvero fare qualcosa per Firenze e per la Fiorentina. Se la proprietà vorrà fare lo stadio a Firenze, io farò tutto il possibile. A cominciare dal lavoro sul Franchi. Perché è lì che continueremmo a giocare, e anche sul progetto cittadella a Campo di Marte. Tutta l’area, andrebbe riqualificata. Era già nel mio programma di mandato”.

SOPRINTENDENZA. “Io lavorerò ancora di più per risolvere problemi e situazioni. Col Governo, con la soprintendenza, con i ministri. Massima chiarezza. Parleremo dei vincoli, dei problemi. Non c’è un problema Firenze. È un problema Italia. È uno scandalo, una vergogna internazionale. Qui non si riesce a fare stadi nuovi, è incredibilmente complicato anche ripensare quelli vecchi. Quelli nuovi, che sono stati fatti in Italia, li hanno fatti sulle ceneri di altri impianti, la Juve, l’Atalanta, Udine. Non è un caso. Le poche volte che sono stati fatti stadi nuovi, sono stati fatti così. Io trovo che sia assurdo tutto ciò. Ci sono vincoli assurdi, una quantità enorme. Lo dico con cognizione di causa. Ho fatto il parlamentare. So tutto di queste cose. È un obbligo dello Stato, favorire la fruizione pubblica dei beni culturali vincolati. Una cosa è un acquedotto romano. Va tutelato, non deve essere utilizzato. Un’altra cosa è uno stadio. Che è stato progettato per farci delle cose dentro. Mi dispiace per chi si aspettava polemiche. Io continuerò sempre così”.
COSTI E PREZZI MERCAFIR. Noi abbiamo fatto fare una perizia. Da un ente esterno. Tutto è inserito nel bando. Non ho altro da aggiungere. Abbiamo parlato sempre con atti. La stima, il bando. I Sindaci devono applicare le leggi. Dovunque. Io ho fatto solo questo. Non posso stabilire io i prezzi di un’area, o dei costi di urbanizzazione. È così. È il sistema Italia. Funziona così, purtroppo anche noi siamo vittime di una burocrazia che ci vincola sulle decisioni. Su ogni progetto, ci sono leggi, regionali, nazionali, oneri di urbanizzazione, etc. Non ho alcun rimorso, su quello che ho fatto alla Mercafir, ormai è andata così. Non ho alcuna puntualizzazione sulla proprietà viola e su Commisso. Hanno fatto le loro valutazioni, e le rispetto”.

RISTRUTTURAZIONE. “È possibile realizzare opere a compensazione quando si fanno opere di questo tipo. Ristrutturare il Franchi permetterebbe di realizzare altre cose. E’ prevista una clausola”.

PROGETTO, CAMPI E AEROPORTO. “Quando ci sarà un progetto serio, fatto, poi darò il mio parere da Sindaco della Città Metropolitana di Firenze su Campi. Su Campo di Marte c’è già un piano urbanistico. Quell’area non è un’area commerciale. È una zona nata con vocazione sportiva. E se dovessero esserci progetti o proposte, noi diamo la massima disponibilità a valutare. La mia priorità, comunque, da Sindaco di Firenze, è far sì che la Fiorentina giochi a Firenze. Se altri si candidano, nessun problema”.

TEMPI CAMPO MARTE. “Quando ho dato dei tempi, li ho mantenuti. 4 anni per la Mercafir, dissi che entro un anno sarebbe arrivata la variante urbanistica, la stima, e il bando. I tempi li rispetto. Ovviamente, se ci si dovesse mettere a sedere per un progetto di uno stadio a Firenze, potrei dare dei tempi. Lì, a Campo di Marte, ci sarebbero un sacco di cose già previste, e più facili rispetto alla Mercafir”.

SEMPLIFICAZIONE. “In due-tre mesi, sapremo cosa prevede. E su cosa potremmo lavorare. Appena uscirà il decreto semplificazione, che deve essere poi convertito. E da lì capiremo su cosa, eventualmente, si può lavorare per vincoli e burocrazie varie. Io intendo confrontarmi, ancora, con la Soprintendenza. Deve andare avanti questo confronto, anche se le leggi non dovessero cambiare. Dobbiamo capire come fare. Non possiamo abbandonare lo stadio Franchi. E tutta la cittadella di Campo Di Marte. Anche se non cambiassero i vincoli a livello legislativo”.

ALTRA AREA A FIRENZE. “Rocco l’aveva chiesta un’alternativa. Niente è impossibile. Se e quando avrò la possibilità di sedermi al tavolo con Commisso, ne parleremo di altre opzioni. Appena ci sarà modo”. 

TIFOSI. “I tifosi con me hanno sempre parlato. Serenamente. Hanno gioito qui, a Firenze. Non mi sento criticato o contestato dai tifosi. Anzi, tendo la mano a loro. E dico: lavoriamo insieme. Vogliamo il bene di Firenze e vogliamo uno stadio all’altezza della loro passione e delle loro esigenze. Se Commisso e i tifosi volessero, sarei molto contento di incontrare tutti per lavorare insieme”.

Chiude così Dario Nardella: “È passato un anno da quando è arrivato qui. Lo aspetto a braccia aperte. Non c’è stato alcun attrito tra me e Commisso. Voglio il bene di Firenze, e non c’è alcuna irritazione da parte mia se altri comuni si sono fatti avanti, o perché la Fiorentina ha valutato che alla Mercafir non c’erano le condizioni nelle loro idee per fare lì lo stadio. Lavoriamo sulla riqualificazione dell’area di Campo di Marte, dello Stadio, con una cittadella dello sport in quella zona. Per me conta il bene di Firenze e della Fiorentina. Andrò avanti, ad oltranza, per lo stadio Franchi, e la cittadella di Campo di Marte. Nessuno, soprintendenza, Governo, istituzioni, si può permettere di lasciare abbandonato a se stesso il Franchi. È stato pensato per una funzione sportiva. Non certo per stare chiuso”.

 

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