Le parole del mister Prandelli in streaming:
COME SI BATTE LA JUVE. “Per battere le grandi squadre devi avere sempre massima concentrazione e attenzione ai particolari. Quando loro concederanno qualcosa, dovremo avere la faccia tosta ma tosta di attaccare al massimo e sfruttare ogni piccolo spazio. Se partiamo con questa mentalità possiamo avere le nostre occasioni”.
RENDIMENTO ESTERNO. “Deve esserci determinazione e mentalità. Si è vista nelle ultime gare, dobbiamo solo mantenerle. I due pareggi interni sono stati frutto di due gare complicate, Sassuolo e Verona sono ottime squadre, e difficili da affrontare. Noi dobbiamo essere bravi a sfruttare ogni minima occasione che ci capiterà. Ed essere convinti. L’aspetto mentale è ciò che fa il risultato: e mentalmente siamo pronti”.
MENTALITA’. “Quando una squadra ha una mentalità, una propria identità ed un gioco preciso, ogni elemento, anche di non grandissime qualità, inserito in un determinato contesto, rende al meglio e al massimo. Siamo tutti coinvolti, il mio obiettivo è arrivare a 40 punti. E per far ciò devi anche saper giocare da provinciali. E non dobbiamo aver paura di giocare così. Dobbiamo essere compatti, e uniti”.
VIGILIA DIVERSA. “E’ un avvicinamento differente a questa gara. Si gioca ogni pochi giorni, il calendario è strano. Compresso, c’è chi gioca prima, chi dopo, penso che anche per la Juventus giocare ogni tre giorni potrà pesare. E lì dovremo essere forti, e pronti, a tirar fuori la forza interiore che ci possa permettere d far bene”.
VLAHOVIC E POCHE PALLE GOL. “La forza e l’anima di questa città è anche che ci sono sempre visioni differenti. Anche sull’attaccante. Quando dico che dobbiamo essere tutti l’obiettivo dei 40 punti, anche la critica deve ragionare in quest’ottica. Non pensare a chi eravamo, o alle illusioni/ambizioni di inizio stagione. Dobbiamo tutti essere realisti e vedere cosa sta accadendo. Fin qui ho visto che la squadra non ha grandi doti di palleggio. Dobbiamo vincere più duelli individuali, in mezzo al campo e dietro. Poi le occasioni vengono da sé. E’ vero che non abbiamo creato tante occasioni nelle ultime gare, ma è vero anche che non ne abbiamo subito granché. A volte le partite si vincono anche con un po’ di fortuna. Se il colpo di testa di Milenkovic va dentro, ad esempio, o la traversa di Ribery. Dobbiamo far meglio sotto porta”.
CASTROVILLI. “Gli ho detto che quando lo avevo visto, prima di essere tecnico viola, rimasi entusiasmato a vedere Castrovilli così libero di mente che saltava l’uomo in mezzo al campo con grande sfrontatezza. Poi è chiaro, quando ti devi confermare e gli occhi di tutti sono su di te non è la stessa cosa. Non gli rimprovererò mai di sbagliare un dribbling, ma per farlo si deve aver coraggio. Deve ritrovare quella serenità e quel coraggioche ha sempre avuto, e tornare ad esprimersi ai suoi livelli. Spero lo faccia già da domani”.
SU COSA PUNTARE. “Dobbiamo essere bravi a sfruttare ogni minimo spiraglio ed ogni occasione che ci concederanno. Preferirei prendere gol in contropiede perchè abbiamo provato a buttarla dentro, che viceversa”.
PIRLO E JUVE. “Mi sembra che Pirlo stia bruciando le tappe, sta facendo molto bene. Temo tutto della Juventus, hanno grandissime qualità, e penso che quest’anno abbia comunque più concorrenti per vincere il titolo. Vedo bene le milanesi, avrà filo da torcere per lo scudetto. Ma hanno tante armi, anche Chiesa, è un giocatore straripante. Quando riparte sa farti molto male”.
CALCIO SPETTACOLO. “Lo dissi, che non era il nostro obiettivo. Pensiamo a fare punti. Questo è il nostro obiettivo. La prima cosa che ho fatto è stato cambiare atteggiamento alla squadra. Perché quando parti per far gioco, e poi devi passare a fare gare per riconquistare la palla e star chiusi, e ripartire, non è mai semplice. Una volta fatto questo step penso che potremo fare molto meglio anche davanti”.
ANNO DEL -15. “Quell’anno fu pieno di ansie, paure, quando partimmo. Ma lì conoscevo tutti gli uomini che avevo a disposizione. Ancora, adesso, non conosco a fondo le caratteristiche umane di tutti i miei giocatori. E’ comunque importante avere la mentalità giusta per stare uniti e compatti. Così si esce dalle difficoltà”.
RITIRO. “I giocatori hanno risposto bene, dopo quel ritiro, e penso proprio che abbiano capito che questa è la strada, e non si torna indietro, anche se avremmo preferito fare punteggio pieno”.
TIFOSI VICINI. “Vivere da tecnico viola, ed essere un giocatore della Fiorentina è difficile, perchè devi pensare a dare sempre tutto. Sempre, e di più. I tifosi viola ti chiedono di dare sempre tutto, non di vincere, ma di dare il massimo. E viene apprezzato, sempre. Ho premuto molto su questo aspetto con i calciatori da quando sono arrivato. Non so cosa darei per vincere questa partita, so bene quanto conti per i fiorentini”.
IGOR-CALLEJON. “Igor si è allenato sempre molto bene, non sono d’accordo con chi pensa che Caceres non lo veda. Dipende molto anche dalle caratteristiche degli avversari. Callejon lo sto vedendo molto bene, sul campo, in allenamento, penso sia un professore nel sapere leggere le azioni a livello tattico. Purtroppo in questo momento non stiamo giocando con un modulo che gli permetta di rendere al meglio, ma stiamo studiando delle soluzioni affinché Callejon possa dare il suo contributo”.
POSSESSO-TIRI. “Facciamo tanto possesso, palleggio, ma tiriamo poco. I numeri vanno letti, tante squadre con pochi passaggi vanno in porta, tirano, e segnano. Noi dobbiamo migliorare, vedo tante formazioni che hanno cambiato filosofie, soprattutto in base a ciò che si ha a disposizione in rosa”.
Segui in diretta su questo sito e sui social ufficiali la conferenza stampa streaming del tecnico viola Cesare Prandelli alla vigilia della gara tra Fiorentina e Juventus. Live dalle 13.45 di lunedì 21 dicembre su Acffiorentina.ti