Sala stampa per Mister Iachini:
Quanto ti pesa giocare questa partita a porte chiuse?
“Mi è capitato sia da giocatore che da tecnico. Sarà una partita diversa e l’ho detto ai miei giocatori. E’ un non calcio perché ci saranno condizioni particolari. Ho chiesto alla squadra di andare in campo ancora più attenti e concentrati. Perché sembrerà tutto fuorché una partita. Non ci sarà il solito clima che si respira in una partita di calcio. Non sarà facile giocare senza tifosi ma la salute viene prima di tutto“.
E’ tornata la voglia di riportare Chiesa a destra?
“Il nostro percorso di lavoro era chiaro: recuperare i ragazzi. Dovevamo coniugare i risultati della squadra con il lavoro settimanale. Abbiamo lavorato sotto l’aspetto tattico nelle due fasi e in quella di possesso possiamo ancora crescere. I nostri attaccanti devono capire quando è il momento di legare con la squadra e quando invece bisogna scappare. L’attaccante detta i tempi alla squadra. Abbiamo grandi margini di crescita sui nostri attaccanti e stiamo ancora lavorando per migliorare. Nella mia testa c’è la predisposizione a valutare un diverso impiego dei giocatori e non a caso a Torino contro la Juventus siamo andati con tre attaccanti. Ora abbiamo recuperato alcuni giocatori, come Chiesa, e ne stiamo recuperando al meglio altri come Castrovilli e Duncan. Si parla sempre delle tre punte ma non ci sono squadre in Italia che giocano con tre attaccanti. Significa che nel calcio ci sono altre letture da fare. Chiesa come quinto di centrocampo è un’idea in cui credo anche io ma senza fasciarsi troppo la testa. Lavoriamo e vediamo“.
A Udine che partita sarà per la Fiorentina?
“Ci aspetta una gara difficile perché l’Udinese è una squadra che si conosce bene. Gotti sta facendo un ottimo lavoro e anche se con un’altra veste era lì già l’anno scorso. L’Udinese è una squadra fisica, tosta ed è difficile fare gol. E’ una squadra pericolosa sui piazzati. Sarà una partita molto complicata per noi. Dovremo essere bravi ad affrontare al meglio la gara fin da subito. Sono bravi a giocare in contropiede e dovremo stare attenti a non perdere certi palloni“.
Cosa ti viene da rispondere a Sarri quando parla dei rigori?
“In Italia, come in Champions League, c’è il VAR. In Juventus-Fiorentina nonostante siano andati al VAR hanno comunque dato un rigore che non c’era. Poi non so di preciso cosa intendesse Sarri quindi non posso commentarlo oltre. Immagino che abbia parlato così perché non sono andati a rivedere l’episodio al VAR“.
La squadra come sta?
“Stiamo crescendo. Tanti giocatori stanno migliorando e raggiungendo una buona condizione. E’ un bel percorso anche se stiamo ancora recuperando alcuni elementi. Guardiamo avanti con fiducia. Abbiamo una fase di palleggio ancora da migliorare“.
Come si contrasta una difesa solida come quella dell’Udinese?
“Non sono preoccupato. L’Udinese è una squadra ostica che ti viene addosso. Dovremo essere bravi a giocare con velocità, con letture rapide delle situazioni. Dovremo essere bravi a giocare tra le linee e sugli esterni. Abbiamo lavorato molto su ciò che dobbiamo fare. Spero che riusciremo a sviluppare sul campo ciò che abbiamo provato“.
Come prosegue l’inserimento di Agudelo?
“E’ molto giovane e ci stiamo lavorando anche in più ruoli. Sta capendo quale deve essere il suo utilizzo e cosa deve fare. Io lo voglio provare in mezzo al campo anche se deve migliorare sulle letture tattiche. Ha potenzialità ma va aspettato perché è molto giovane“.
L’Udinese è una squadra che mette molti cross per Okaka. Questo quanto influisce sulle sue valutazioni?
“Noi soprattutto guardiamo a noi stessi. Sappiamo che l’Udinese ha questa caratteristica. Dovremo essere bravi a limitarli in questa loro peculiarità. A volte rinculiamo troppo e non deve essere questo il nostro pensiero. Dobbiamo attaccare di più e stare alti. Stiamo lavorando per guadagnare 20/30 metri senza timori e con ancora più forza“.
Dalle Mura spesso convocato. Cosa le piace di lui?
“E’ un ragazzo che lascia intravedere delle buone qualità come difensore. Non guardo la carda d’identità e non precludo niente a nessuno. Ha margini di crescita nella tattica individuale. Deve migliorare certi aspetti e ci stiamo lavorando. Sono convinto che avrà una crescita costante perché ha una buona potenzialità“.
A che punto è la sua conoscenza della squadra? E dove ha lavorato di più?
“Ci siamo conosciuti il 29 dicembre al primo allenamento. Quando si subentra si fanno dei test per capire i giocatori poi si lavora sugli aspetti che sono più urgenti. Abbiamo toccato l’aspetto fisico per fare un calcio più intenso e poi abbiamo lavorato molto nella fase difensiva. Stiamo lavorando ancora sul baricentro che può essere ancora più alto. Sulla fase offensiva ci vuole un po’ più di tempo. Mi aspetto una crescita più veloce da questo punto di vista ma ci sta tutto. Continuiamo a battere il ferro. Sul piano del palleggio possiamo e dobbiamo fare meglio“.
Senza Dalbert pensa anche ad un cambio tattico?
“Conta come si attacca la squadra avversaria e non chi gioca. Dovremo essere veloci e precisi specie nelle ultime aree del campo. Alla solidità dell’Udinese dovremo rispondere con velocità e tempi giusti. Se ci riusciamo saremo velenosi“.
L’assenza di Ribery ha rallentato anche questo processo di cambiamento di cui parlava?
“Io non ho mai avuto Ribery e non l’ho mai visto sul campo. Spero di rivederlo al più presto. Nella mia testa c’è sempre stata la predisposizione a voler creare qualcosa di diverso perché l’ho sempre fatto. Però devo avere la miglior condizione di tutti gli effettivi per cambiare”.
Il primo tempo contro il Milan non è stato positivo. I giocatori lo hanno capito?
“Sì è vero ma abbiamo subito solo un tiro di Ibrahimovic. Nel secondo tempo abbiamo sicuramente fatto meglio. I giocatori hanno capito cosa si deve migliorare rispetto a quel primo tempo. Forse c’è bisogno di più pazienza e tempo di quanto pensassi. Nel secondo tempo sembravamo noi quelli in superiorità numerica perché ci siamo mossi meglio del Milan. Dobbiamo imparare a farlo dall’inizio delle partite. In alcune gare come Napoli e Atalanta ci siamo riusciti“.