Mattina presto per le parole del Mister Iachini: Lo scorso anno sono arrivato a novembre, c’era tempo per lavorare e portare cose tattiche nel gruppo, oltre che a livello di spirito e di atteggiamento. Siamo partiti dal terzultimo posto e siamo arrivati decimi. C’è stato il lockdown, la lontananza dai nostri tifosi. Abbiamo creato un bel gruppo e lottato insieme, qui abbiamo tutti avuto il Covid, questo ci ha unito ancora di più. Quest’anno è stata un’annata particolare, non abbiamo fatto il ritiro estivo. Ci sono stati alcuni infortuni e l’annata doveva svilupparsi con pazienza. Sono andato via dopo sette partite ed è arrivato Cesare. Le altre squadre hanno avuto continuità. Quando sono tornato si è trovata paura. I festeggiamenti dopo la Lazio fanno capire quanta paura e tensione ci fosse in questo gruppo. Avevamo un calendario difficile, siamo andati fuori casa ad affrontare squadre rodate. Con il lavoro e con pazienza ci siamo rimessi in carreggiata, si è lavorato sotto tutti gli aspetti. Siamo una delle squadre che ha segnato di più nelle ultime partite. Stiamo ritrovando solidità, qualche errore ci può stare. Abbiamo dato una bella spallata alla classifica, abbiamo fatto tantissimo, ma andremo ad onorare le ultime tre partite. Ci aspetta una gara difficile a Cagliari, Semplici ha fatto un ottimo lavoro. Servirà la concentrazione giusta“.
Cagliari: “La squadra sa di affrontare una partita importante. Sarebbe stata più difficile con un’altra classifica, ma la tensione è alta. Andiamo a fare la nostra partita, con organizzazione e testa giusta“.
Vlahovic: “Sta segnando, vuol dire che la squadra lo sta supportando bene. Lo abbiamo fatto segnare con trame preparate e con palle inattive. Ha molta umiltà, in questo lavoro sa che deve battere il ferro finché è caldo. Deve lavorare sempre con questo spirito, ma c’è da ringraziare il gruppo, che sta mettendo Dusan nella condizione di far bene. Quando parlo di gruppo penso anche a Borja Valero, Callejon, Maxi Olivera, Barreca, gente che ha avuto poca possibilità di giocare. L’importante è spingere tutti dalla stessa parte, sotto la bandiera viola“.
Kokorin: “Lo stiamo vedendo da pochi giorni. Viene da un infortunio e da una ricaduta, da parte sua un po’ di preoccupazione c’è. Ha potuto lavorare poco a livello tattico e fisico, non ha avuto continuità d’allenamento. E’ rientrato da qualche giorno, stiamo cercando di spingerlo e di spronarlo. Dà disponibilità, ma è un po’ condizionato nella testa dopo questo doppio infortunio. Vedremo nei prossimi giorni, stiamo valutando se possa tornarci utile in questo finale: lo speriamo“.
Suoi progetti : “Sono stato richiamato in un momento di difficoltà. Non ho potuto dire di no per tre motivi: per prima cosa sono legato alla maglia ed alla città, mi sentivo di ricambiare l’affetto dei tifosi e dare una mano in un momento difficile. Secondo, perché il Presidente ha sempre mostrato grande stima nei miei confronti, non solo umana ma anche per come lavoro con il mio staff. E terzo, per il rapporto con il gruppo in generale, con il quale abbiamo vissuto una pandemia. Per questi motivi mi sono sentito di tornare e l’ho fatto con il cuore e volentieri. Adesso stiamo raggiungendo il nostro obiettivo, quindi Beppe pensa a chiudere al meglio questo campionato. A fine stagione Beppe farà il suo percorso e penserà ad altro. Qui Beppe non fa solo l’allenatore, qui ci rimette la salute. Resterà un grande rapporto con tutti, anche se nel calcio mai dire mai“.
Sulla squadra del futuro: “Nel calcio ci vuole continuità, non è un gioco, è un lavoro. Quest’anno non c’è stata, né con me e né con Cesare. Guardate le squadre che fanno bene come Atalanta, Lazio, Verona, Bologna, tutti club che lavorano con un allenatore da almeno due anni”.
Come stá la squadra: “Siamo usciti dalla partita con la Lazio con un grande dispendio fisico e mentale. E’ normale, valutiamo qualche ragazzo. Abbiamo ancora due allenamenti, vediamo chi non sarà disponibile con lo staff medico“.
Su Martinez Quarta: “Chino è un ragazzo che ho scelto io. Quando abbiamo valutato a settembre dei difensori per il futuro lo abbiamo scelto. L’ho dovuto inserire in fretta e furia per alcune situazioni. Manca un po’ di lavoro su alcune situazioni, anche se ha fatto le sue partite. Dal reparto difensivo mi aspettavo qualcosa in più, qualche errore che abbiamo commesso non me lo aspettavo, la difesa era stata la nostra forza. Ma qualche errore ci sta. Chino sta lavorando per perfezionarsi“.
Castrovilli: “Anche Amrabat, Biraghi, Pulgar e Kouame stanno crescendo molto insieme a lui. Stiamo cercando di ritrovare tutto il gruppo, compreso Gaetano. Ha avuto qualche problemino, cerchiamo di gestirlo di volta in volta. Contro la Lazio volevamo giocare dietro le spalle di Milinkovic-Savic e Luis Alberto con due mezzali di qualità e questo ci ha portato vantaggi. Lo dovremo valutare con lo staff medico“.
Su Barreca e Montiel: “Stanno anche loro lavorando bene, vedremo le partite cosa ci detteranno. Abbiamo visto meno anche Eysseric e Callejon, perché le partite non li hanno richiesti. Conto molto su tutti. Callejon avrei voluto sfruttarlo molto di più. Avendo trovato qualche problema dietro, non mi sono potuto sbottonare troppo la giacca. Lo scorso anno lo abbiamo fatto, quest’anno senza continuità non abbiamo potuto farlo e Josè ha pagato dazio. Non ci siamo potuti allargare in campo, abbiamo dovuto perseguire solo l’obiettivo. Fa parte delle annate, mi è dispiaciuto, ma qualcuno ha pagato più dazio di altri. Li ringrazio per quello che hanno fatto nel gruppo“.
Conferenza stampa di prima mattina per Beppe Iachini, che parlerà domani alle ore 8.30 dal Franchi chiaramente in streaming alla vigilia di Cagliari-Fiorentina. Giornata intensa del resto domani per i viola, con l’allenamento di rifinitura e il viaggio verso la Sardegna, ricordiamo la partita mercoledì alle ore 18:30.
