Sala stampa tutto esaurito per Mister Commisso, queste le sue parole:“Ho due temi dei quali voglio parlare: prima della squadra. Come proprietario della Fiorentina, quando uno fa il Presidente, deve pensare a tutto. Abbiamo cambiato l’allenatore, devo ringraziare Montella per il lavoro svolto. Ora Iachini ha bisogno di un po’ di tempo, la squadra ha dimostrato di essere più decisa, siamo stati un po’ sfortunati contro il Bologna. Nel calcio succedono queste cose, come noi siamo stati fortunati con l’Inter. Ho dato l’ok per fare investimenti sulla squadra, non voglio giocatori per sei mesi, li voglio a lungo termine. Vogliamo fare un buon campionato, ma la squadra del prossimo anno deve essere assai più forte“.
Sullo stadio: “Abbiamo cominciato fin da subito a fare qualcosa con lo stadio Franchi. Credevo fosse la cosa giusta, volevo fare qualcosa che si potesse fare subito e che rimanesse nella storia della Fiorentina. Ci hanno fatto sapere verbalmente, tramite i giornali, che le curve non si possono abbattere e dunque abbiamo guardato altre cose. Siamo partiti con l’idea del Sindaco, con lui ho avuto un buonissimo rapporto, ho grande rispetto. Anche ieri ci siamo visti. Abbiamo cominciato con la Mercafir, ma più passava il tempo e più mi sono convinto che non è la situazione ottimale, specialmente per il costo dell’area dei 22 milioni e poi abbiamo visto che ci sono altri costi non considerati, come Imu o possibili ritrovamenti etruschi. Il costo dei 22 milioni è troppo alto, aspettiamo di vedere cosa farà il comune con il bando. Il problema dell’Italia è la burocrazia e l’impossibilità di fare cose fast“.
“Non sono venuto qui per essere nella zona destra del campionato, ma senza giocatori non si può occupare la posizione della Juventus, dell’Inter o della Roma. Per arrivare lì servono le infrastrutture. Serve uno stadio che porti certi ricavi, il giorno della partita e non solo. Voi andate a vedere cosa succede intorno agli stadi di Juventus, Liverpool, Barcellona, Manchester City, etc… L’intenzione di fare lo stadio è esistita dal primo giorno. Continuo a sperare che si possa fare a Firenze, ma a cose giuste. Ho fatto tre richieste: fast, controllo e costi giusti. Non voglio stare qui ad aspettare 5-10 anni per fare lo stadio. Questo stadio Franchi, oggi, è una porcheria per come è mantenuto, con tutto il rispetto del Comune”.
“Ho detto al Comune che è importante lavorare insieme, ma è importante che il Comune aiuti la Fiorentina. Non voglio qualcosa che altri non possono avere, ma ad esempio il terreno dove è nato lo Juventus Stadium è costato esattamente la metà di quanto costerebbe l’area Mercafir. Prometto che non porterò mai la Fiorentina a giocare a Torino, anche se in America non funziona così. Il nostro calcio è un patrimonio dell’Italia, come la moda o il turismo. La politica deve aiutare, non possiamo essere la quarta o quinta lega d’Europa. Non arriveremo mai alla Premier League, ma adesso stiamo andando indietro. L’unico modo per crescere è aiutare le persone come me che vogliono investire nelle infrastrutture”.
Sugli investimenti per la squadra: “Abbiamo parlato, ci sono lavori che si stanno portando avanti. Pradè ha incontri in tutta Italia, speriamo di fare qualche annuncio il prima possibile.
Ancora sullo stadio: “Ho bisogno di più opzioni. Nardella è stato eccellente con me, dico solo che alcune cose non mi sono piaciute e che qualcosa si deve fare. Il bando è pubblico, non sono sicuro che noi parteciperemo e nel caso, che vinceremo. Noi però dobbiamo avere altre opzioni: non dico di andare a giocare a Roma o Torino, ma dobbiamo avere altre opzioni“.
Sul bando: “Io spero che la città rivaluti la situazione, perché ci sono molti modi di arrivare ad una soluzione. Io penso che i 22 milioni siano tanti, ma magari si possono mitigare con altre cose, come i vari oneri. Il bando ancora non è uscito, nei limiti della legge vediamo cosa esce fuori. Il bando è pubblico, io mi devo guardare intorno alla ricerca opzioni, perché non so se lo vinco“.
Sui tempi: “Per adesso non abbiamo valutato le altre opzioni, fino ad oggi abbiamo lavorato con il Comune. Da oggi vedremo in giro se ci saranno altre opzioni. I quattro anni da settembre per lo stadio? Speriamo i tempi siano rispettati. A Bagno a Ripoli in pochi mesi abbiamo fatto l’affare, il Sindaco è stato bravissimo ed ha fatto le cose giuste. Abbiamo già piantato cento ulivi, entro settembre siamo fiduciosi di iniziare a lavorare“.
Sulle opzioni: “Se mi lasciano l’Artemio Franchi, penso sia l’opzione migliore. La Soprintendenza è stata bravissima fino ad oggi per quanto riguarda Bagno a Ripoli. Non sono loro a creare problemi, ma so che a Bologna hanno concesso di abbattere le curve. Non so che tipo di legge sia adottata, ma ad un’ora da qui si possono fare cose che al Franchi non si possono fare. La città ci deve dare risposte. Ad oggi l’opzione numero uno, comunque, è fare uno stadio nuovo, in modo che i tifosi nostri siano trattati come quelli delle migliori squadra al mondo. I soldi ci sono, ma devono essere spesi nei tempi giusti“.
Sullo stato d’animo: “Sono deluso, queste storie le ho lette per vent’anni. Credevo di essere più avanti e che l’unica decisione da prendere fosse su quanto investire. L’intenzione mia è di andare veloce, ma adesso sto capendo che ci vuole tempo per fare le cose.
Sul restyling del Franchi: “Può darsi che domani si ripensi se si può fare qualcosa al Franchi. Forse possiamo fare un negoziato con la Soprintendenza. Vediamo, io non ho ricevuto niente di scritto su cosa si può fare e cosa no”.
Se avesse saputo queste difficoltà avrebbe comprato lo stesso la Fiorentina? “Le sapevo queste cose, avrei comprato ugualmente la Fiorentina. Ho visto cosa è successo a Roma, ma sapevo anche che alcuni club stavano facendo qualcosa, come l’Udinese. Credevo che con le persone giuste e con la politica giusta, che qui è buonissima, le cose si potessero fare, specialmente in questa città che ha uno stadio di novant’anni“.
Sul budget di mercato: “Non dò numeri, c’è l’intenzione di rinforzare la squadra per il presente e per il futuro“.
Sull’incontro con il Sindaco: “Ce ne sarà un altro, penso, prima che io torni a New York“
Sul terreno di Campi Bisenzio: “Abbiamo parlato con i proprietari dei terreni ed il prezzo è molto più basso rispetto all’area Mercafir“.