CONFERENZA STAMPA CHIUSURA MERCATO

di Maurizio Pericoli e Mariella Fioretti

Prime foto di rito per i nuovi arrivati…poi parola a Pradè ma prima Barone:Grazie per essere qui oggi. Come avete visto abbiamo presentato i nuovi acquisti. Da parte mia e del direttore vorrei ringraziare la famiglia Commisso per l’abilità a metterci nelle condizioni di lavorare investendo sempre. Abbiamo fatto un bel mercato, ma i risultati sono la cosa più importante. Abbiamo ricevuto il comunicato della procura federale, prendiamo atto, ma faremo ricorso immediatamente per capire da dove arrivano e perché. Adesso però parliamo di mercato e della gara contro l’Atalanta, evitiamo il weekend scorso. Grazie anche alla nostra tifoseria perché abbiamo raggiunto i 30.000 abbonati che direi per noi è importante. Li vorrei ringraziare tutti per l’affetto che hanno verso la squadra e verso la città. Commisso e la sua famiglia hanno investito oltre 300 milioni nella Fiorentina, una cifra davvero importante”.

Un giocatore che volevate portare a Firenze e non siete riusciti?
“Penso che per qualsiasi giocatore che viene a giocare in una società ci sono tanti aspetti da valutare: dall’allenatore alla tifoseria, al management… Per la Fiorentina, compresi tutti, io difendo con orgoglio questa città. Oggi come oggi non giochiamo in Champions, anche se aspiriamo e puntiamo ad arrivarci. Un giocatore come Amrabat è stato l’obiettivo del presidente, del nostro scouting, abbiamo fatto di tutto per portarlo qui. E’ in prestito al Verona, anno prossimo giocherà nel nostro centrocampo, sono stati dei dettagli complicati ed abbiamo portato il risultato a casa”.

Nel processo di miglioramento, è possibile acquistare giocatori anche da 35/40 milioni di euro?
“Dipende dalla situazione. Come abbiamo sempre detto, quando abbiamo iniziato il percorso il 1° di luglio, avevamo 75 giocatori. A luglio non avremo lo stesso problema, ma comunque tanti giocatori. La risposta è che dipende, ma certamente è possibile. Devono però rientrare nel percorso che stiamo per intraprendere, ci guardiamo intorno e ci stiamo già preparando per il mercato estivo”.

Che clima si aspetta sabato al Franchi alla luce anche delle parole distensive di Gasperini?
“Ho avuto una telefonato con il presidente dell’Atalanta, ci aspettiamo una bellissima partita. I nostri tifosi sono pronti e carichi per la partita, abbiamo bisogno del loro sostegno al massimo e chiedo a loro di essere tutti presenti. Vogliamo un tifo positivo, che sia un tifo molto corretto e questo è ciò che chiede la dirigenza della Fiorentina. Ovviamente anche noi vogliamo essere rispettati”.

Avete già visto il bando per la Mercafir?
“Ho visto che è stato pubblicato, ma stavo cercando di capire la situazione legata alle multe e non ho avuto il tempo di leggerlo. Abbiamo tecnici ed avvocati che lo stanno leggendo per cercare di capirlo, avremo delle riunioni domani, durante la settimana, ma purtroppo non ci sarà una risposta definitiva. C’è bisogno di tempo per entrare nel meccanismo e capire il bando”.

Su Kouame.
“Lui si considera fiorentino fortemente”.

Il monte ingaggi è cresciuto. Avete più o meno idea di quanto sia adesso?
“Non c’è un tetto massimo, ma ovviamente ora bisogna cominciare a capire e vedere le nuove entrate e le nuove uscite. Questa estate sarà un mercato differente rispetto al passato, se c’è da alzare… Dobbiamo vedere, ma non c’è un’idea precisa. Abbiamo una rosa abbastanza grande, non ho un’idea chiara oggi come oggi”.

Avete dato segnali importanti con una grande campagna acquisti e difendendo la Fiorentina e Firenze.
“Abbiamo chiesto pazienza per costruire sin dal primo giorno. Questo era un anno che all’interno della società si doveva conoscere i meccanismi. Io sono stato fortunato ad avere Daniele accanto a me nel mercato estivo che mi ha fatto imparare tanto e tutti i giorni continuo a farlo. Siamo persone molto attaccate alla nostra città, io nella partita contro il Monza ho fatto vedere la maglietta con scritto: ‘Non c’è vita senza voi’, perché senza i tifosi non possiamo andare avanti. Abbiamo domani alle 17 una partita molto delicata, il settore giovanile per noi è importante ed infatti la Primavera gioca al Franchi a vedere Fiorentina-Juventus per sostenere i ragazzi di Bigica. Tutti noi ci saremo e ci auguriamo anche la tifoseria”.

Quanto è stato complicato l’acquisto di Duncan?
“Lui aveva un infortunio e cercava un altro cammino rispetto a quello di Sassuolo. Siamo stati pazienti a continuare a parlare con il Sassuolo con cui abbiamo un ottimo rapporto. Abbiamo continuato a lavorare e ringraziamo Duncan e il suo agente per aver finalizzato l’acquisto”.

Quale aspetto le piace nelle trattative?
“Io mi diverto a convincere gli agenti, i procuratori, ma in particolare i calciatori. Faccio vedere loro la bellezza, l’arte, la tifoseria… E’ una cosa bellissima fare quella presentazione, è un amore ascoltare sia me che Daniele quando parliamo dell’ambiente perché a noi piace portare gente qua. Si parla anche dei media (ride, ndr)”.  Il direttore sportivo viola Daniele Pradè, presso la sala stampa del Franchi, ha presentato gli ultimi acquisti di gennaio Agudelo, Igor, Kouame e Duncan e ha fatto il punto sulla sessione invernale da poco conclusa. Ecco le sue parole: “Ringrazio il presidente Commisso perché nella mia carriera non ho mai trovato, a gennaio, degli investimenti così importanti. Spero che i nostri acquisti ci possano essere utili anche per il futuro, come vuole il presidente”.

Sulla multa ricevuta dopo le polemiche post-Juve: “Noi abbiamo da parte del nostro presidente e dell’ufficio stampa siamo tenuti a chiudere la cosa. Noi vorremmo voltare pagina e pensare esclusivamente al campo. Per quanto mi riguarda io penso di essere rispettato nel mondo del calcio e non penso di essere stato così irriguardoso verso gli arbitri: faremo ricorso perché non siamo come ci hanno dipinto in quel contesto. Non vogliamo alimentare ulteriori polemiche, perché poi si distoglie l’attenzione da quello che è il campo e la crescita della nostra società”.

Sulla voglia di venire a Firenze: “A Verona parlai con Amrabat, mi disse che era stato a Firenze e che gli era piaciuta tantissimo. Da lì abbiamo cominciato a sentirci, anche se non abbiamo spinto sull’acceleratore perché sapevamo della trattativa con un’altra squadra. Poi però lo scenario è cambiato, avrebbe potuto guadagnare di più ma ha scelto il nostro programma”.

Su quanto ci vorrà per essere competitivi: “Già dal prossimo anno. Abbiamo fatto dodici uscite e il problema si ripresenterà già a luglio perché molti sono prestiti. E ci sarà anche la crescita di tanti giovani acquisti, come Igor. Poi aspetteremo Kouamè e Amrabat, ma lo stesso Duncan ha da crescere. Mentre Agudelo ha delle caratteristiche particolari e piaceva a tutti il nostro staff: su di lui abbiamo visto un percorso particolare sullo stile di Pizarro. Ci piace l’idea di costruire un’identità, ad esempio Duncan ci ha aspettato fino al 30 gennaio”.

Sui rinnovi e i prolungamenti mancanti: “Abbiamo solo Chiesa da fare. Ho accennato anche a Vlahovic perché ci piacerebbe prolungare ulteriormente anche se ha ancora quattro anni di contratto, è un volere del presdente. Su Chiesa non c’è fretta e non ci sono incontri in agenda. L’incontro con Enrico è andato bene e siamo rimasti che ci saremo seduti a un tavolo: in questo momento Federico è sereno e non vogliamo mettergli pressioni addosso”.

Se l’operazione Kouamè ricorda quella per Pepito Rossi: “E’ molto simile, però con un’età diversa e anche con una trattativa molto diversa. Ci siamo informati molto all’inizio, il ragazzo ci piace tanto e siamo contenti. E’ un acquisto sia per l’immediato che per il futuro”. 

Se sono stati più difficili le operazioni in entrata o in uscita: “Quelle in entrata. L’unica più complicata in uscita è stata quella relativa a Pedro. Ringrazio tutto il nostro staff che ha lavorato ininterrottamente, giorno e notte”.

Se sono arrivate delle richieste per i calciatori viola: “Sì ma siccome siamo una società in crescita abbiamo detto subito no a tutti”.

Sul rinnovo di Milenkovic: “Con lui abbiamo detto dall’inizio della stagione che ci sediamo dopo l’ultima partita di campionato. Con assoluta serenità”.

Sulla crescita del monte ingaggi: “Non avevamo 50 milioni ma 60, comprensivi dello staff tecnico e ci devi anche mettere le giovanili e i giocatori che abbiamo mandato a giocare fuori. Dobbiamo starci attenti per il discorso del fair play finanziario: quando miglioreranno le nostre entrate, migliorerà anche questo. Ogni investimento è fatto per volere del presidente Commisso”.

Se c’è amarezza per le operazioni non andate in porto: “No, potevamo migliorare ancora qualcosa ma non c’è rammarico. Siamo contenti di quel che abbiamo fatto, questa è un’operazione di crescita e valuteremo tutto alla fine dell’anno”.

Sulla possibilità di prendere Criscito: “Poteva venire da noi ma ha scelto i valori della sua squadra, poteva aiutarci per la crescita dei giovani. Gli abbiamo stretto la mano e fatto l’in bocca al lupo per la partita successiva”.

Sull’operazione più complessa: “Quella per Amrabat, ci abbiamo lavorato in tanti, specialmente la parte amministrativa e legale. Agudelo lo tenevamo in cassetta: ha scelto un’avventura difficile dove all’inizio troverà poco spazio. Su Kouamè una mattina Joe mi ha chiamato dicendomi di chiamarlo perché forte e voleva venire da noi. Igor l’avevamo cercato la prima settimana di gennaio sentendoci dire ‘incedibile, a meno di 15 milioni’. Lo stesso per Bonifazi, il calcio è fatto così”.

Se sono presenti clausole sui contratti: “Non sono presenti: ci hanno provato ma la Fiorentina non mette clausole”.

Martedì 4 febbraio, alle ore 17:00, all’interno della Sala stampa “Manuela Righini” dello Stadio “Artemio Franchi”, si terrà la conferenza stampa di chiusura mercato con la presentazione dei nuovi calciatori della Fiorentina.

 

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