Conferenza stampa di chiusura mercato per il Direttore Sportivo Pradè: Secondo me abbiamo un’ottima squadra. Una squadra forte, completa, che logicamente è in un percorso di crescita. Dalla fine del mercato scorso abbiamo ad oggi cambiato 19 elementi. Di titolari sono rimasti solo Pezzella e Milenkovic, gli altri sono Dragowski che è andato a Empoli, Biraghi che è andato all’Inter e Vlahovic che era un ragazzo. Abbiamo 19 elementi importanti, non riserve. Siamo passati da una stagione 18/19 dove avevamo un monte ingaggi di 49 milioni con ricavi da 86 milioni (57% del costo personale sul monte ingaggi), a oggi siamo a 70 milioni, cioè l’81% dei nostri attuali ricavi. Questo per farvi capire quanto può costare questa azienda in un periodo difficilissimo economicamente. Siamo partiti da un parco giocatori dell’anno scorso di 75 giocatori e stiamo pian piano ‘ripulendo’ quel che non consideravamo valido per la prima squadra. Abbiamo fatto tanto, alla fine sono rimasti tre giocatori che non dovrebbero far parte del progetto.Saponara è un ottimo giocatore, un giocatore importante e persona serissima. Poi c’èEysseric e poiMontiel, tutti gli altri sono partiti perché abbiamo fatto ad oggi 40 uscite. La squadra adesso deve prendere consapevolezza: abbiamo fatto un’ottima partita col Torino e abbiamo vinto, abbiamo fatto una grande prestazione a Milano e abbiamo perso immeritatamente. Non ci aspettavamo la partita con la Samp, ma era un momento particolare col mercato ancora aperto a pochi giorni dalla chiusura. Questa squadra la sento nostra, del presidente, mia e di Joe Barone, andava ricostruita e ora i risultati ci daranno ragione o torto”.
IL REGISTA E IL CENTRAVANTI CHIESTI DA IACHINI.“Non l’ha mai detto pubblicamente. Io col mio allenatore ci parlo tutti i giorni, noi abbiamo un centrocampo fortissimo. Se noi giochiamo con due mezzali d’entrata, vanno benissimo anche giocatori come Pulgar, Amrabat e Duncan che possono interpretare quel ruolo di centrocampista centrale”.
CENTRAVANTI.“Abbiamo tre centravanti che hanno avuto tantissime richieste. Potevamo vendereKouamea tanti soldi in Inghilterra,Cutroneha avuto offerte,Vlahovicce l’hanno chiesto tutti. Il mercato non ha portato a nessuno spostamento massiccio di centravanti in Europa. Se mi chiedi se sono stato vigile per migliorarci rispondo di sì, ma io sono contento di quello che ho. Abbiamo tre top player e sono convinto di loro. Due su tre hanno già segnato. Kouame s’è fatto trovare pronto, anche se ha sbagliato qualcosa. La situazione diMilikè sempre stata molto chiara da parte sua: voleva rimanere lì e alla fine lo ha ottenuto. Non è che ha detto ‘no’ alla Fiorentina, ha detto ‘no’ al mercato”.
COLPI FALLITI. “De Paulnon ci sarebbe servito. Poi secondo me state sottovalutandoCallejon: ci ha aspettato fino alla fine, ha sposato le nostre idee e io sono felice che al posto di Chiesa ci sia Callejon”.
NUOVI ARRIVI .“Oggi la nostra età media è poco sotto i 27 anni. Volevamo una squadra matura, perché l’anno scorso ci sono stati momenti davvero faticosi con una squadra molto giovane, ecco perché abbiamo intrapreso questa squadra. Speriamo che ciò che è successo con la Sampdoria sia facilmente superabile dallo spogliatoio”.
OBIETTIVI.“La squadra si è fortemente migliorata, sì. Un monte salariale così importante ci obbliga a essere competitivi in ogni partita”.
SUL MERCATO SVINCOLATI.“Intervenire?Assolutamente no. C’è sempre qualcosa di meglio, ma io sono contento di quello che abbiamo fatto. Noi siamo una squadra forte che deve essere consapevole di questo”.
CHIESA.“Fascia di capitano?E’ stato un errore, abbiamo sbagliato a dargli la fascia da capitano.Operazione vantaggiosa per i viola?Sì. Non penso ci sia rapporto se da una parte non c’è amore non corrisposto. Perciò credo che sia a livello economico sia a livello sportivo per noi è stata un’operazione ottima.Ultimo giorno?Siamo arrivati all’ultimo perché c’erano tante piccole cose. Dovevamo allungargli il contratto, ma non è una cosa semplice, glie l’abbiamo allungato per altri 3 anni ma non è stato semplice. Così come non è stato semplice trovare le forme di pagamento. Sono contento che adesso ci siamo tolti di questo peso: era diventata una telenovela, si parlava solo di questo e non della squadra.Tante volte alla famiglia Commisso ho detto che era giusto fare questa operazione, loro gli hanno dato tanto amore e l’avrebbero tenuto volentieri, però non c’erano i presupposti per farlo.Soprattutto per il papà di Chiesa, non siamo mai stati una situazione per il futuro, ma un veicolo per poter arrivare ad altre situazioni“.
“A livello economico era l’unico modo per poterla fare. In questo momento del mercato devi per forza essere creativo per fare le operazioni. In Italia ci sono state tre operazioni fortemente economiche: Oshimen al Napoli, Hakimi all’Inter e Chiesa alla Juve. Per Chiesa abbiamo avuto due interessamenti molto importanti da due club inglesi ma lui voleva rimanere in Italia, e in Italia non c’era altro che questa possibilità. 60 milioni nel post Covid sono veramente tanti.Le condizioni di Roccoerano: giusta cifra (60 milioni) e rinnovo di contratto per altri 3 anni alle stesse cifre attuali. Sono condizioni che sono state rispettate”.
“Mancato pugno di ferro?L’anno scorso è stato fatto proprio questo. Non c’era senso di fare pugno di ferro con Chiesa in questo momento.Possibile precedente con Milenkovic e Pezzella?Sono tre situazioni completamente diverse. Se ci fosse stato il prezzo congruo, sarebbero andati anche loro, sapendo che in tutti i modi avremmo accontentatoMilenkoviccol rinnovo di contratto. Quello che ha portato il mercato non è stato congruo, proveremo a rinnovargli il contratto altrimenti lo venderemo il prossimo anno.Pezzellastessa cosa: non ci ha portato niente, se non il prestito del Milan ieri sera alle 18. Il problema di Chiesa è ereditato dall’anno scorso, quando è stato usato il pugno di ferro. Poi però devi trovare una mediazione, e non parlo a livello economico.Anche in caso di mancata cessione di Chiesa avremmo ugualmente preso Callejon. Sono due giocatori diversi”.
“La famiglia Commisso si aspettava di più da Federico Chiesa, io ero invece convinto fortemente che questa operazione si dovesse fare. I Commisso, padre, moglie e figlio, hanno accusato il colpo a livello affettivo”.
“Proposto un rinnovo a Chiesa?Certo, anche negli ultimi giorni. Non c’è mai stato nei loro pensieri. Quando c’è almeno un 5% di apertura in una persona provi a convincerlo, ma quando non c’è nemmeno questo 5% diventa tutto più difficile. Non è stato un fattore economico, questo è scontato.Condizioni perché scatti l’obbligo?Non devono verificarsi tutte e tre ma ne basta una.C’è il 95% di possibilità che si verifichino, secondo i nostri calcoli”.
QUARTA.“Già lo volevamo prendere l’anno scorso, ma aveva dei prezzi molto più alti. Nel post Covid siamo stati bravi ad aggredirlo. Logicamente, le trattative con le squadre argentine non sono mai semplici, perciò siamo arrivati dove c’erano schermaglie contrattuali normalissime. Però il calciatore ha sempre dimostrato di voler venire, ha referenze ottime, c’è stato fortemente consigliato daPassarella, ci ha detto che lo vede come un possibile suo erede. AncheSamueleBurdissome ne hanno parlato molto bene. E’ un giocatore duttile, sa fare la fase a 4 e la fase a 3, potendo giocare in tutti i ruoli”.
“Non ho avuto alcun input da parte della società di rientrare dagli investimenti fatti in precedenza, ma di valorizzare ciò per cui abbiamo investito a gennaio”.
SUI TIFOSI SCONTENTI.“Me l’aspettavo, sono tanti anni che faccio questo lavoro. Ho fatto campagne acquisti in cui i tifosi erano felicissimi e i giornali mi davano 8 ma poi la stagione non andava bene, così come momenti in cui sono stato fortemente criticato e la stagione è andata molto bene. Questo discorso ce lo possiamo fare alla fine dell’anno, se ho sbagliato qualcosa sarà importante riconoscerlo. Il mercato di gennaio parte da 90 giorni a partire da oggi, tutto quello che ci stiamo dicendo qui tra 90 giorni se ho sbagliato qualcosa lo possiamo rivedere insieme. E’ normale che ci siano scetticismi: sono anni che la Fiorentina non è nel posto che gli compete. Penso di conoscere ormai bene Firenze, penso anche meglio di tanti fiorentini. Non è presunzione, è solo che amo girare la città e ascoltare. Lo scetticismo nasce da tutti gli anni passati, noi dobbiamo ricreare entusiasmo che si ricrea con le vittorie e la continuità. Tutte le altre cose se ne può parlare, che dico a fare che l’obiettivo è l’Europa League? L’obiettivo è vincere più partite possibile. Noi abbiamo la fortuna che Firenze i calciatori te li porta da sola: Callejon ha scelto Firenze non la Fiorentina, lo stesso è stato per Ribery”.
SULLA RIBERY-DIPENDENZA.“Senza Messi il Barcellona non è il Barcellona, senza Ronaldo la Juve non è la stessa, senza Batistuta la Fiorentina non era la stessa. Senza i campioni è dura per tutti, ma ce n’è uno. E Ribery è un campione”.
MERCATO DI GENNAIO PIU’ ATTIVO.“Troppo presto per dare una risposta, a gennaio spero di dire che non ci serve nulla perché la squadra è competitiva. Ma il mercato dell’anno scorso di gennaio vi dice che se c’è da fare qualcosa noi lo facciamo”.
IACHINI.“Ha un’esperienza talmente grande che ogni tipo di difficoltà la supera con facilità. Io sono la persona che deve stargli più vicino e ci sto sempre. Scherzando gli dico che non ha mai avuto una squadra così forte nella sua carriera, e ora dipende da lui e da noi. L’unica cosa che Iachini non ti farà mai mancare è il lavoro, ed è la cosa più importante.Nuovo ciclo con Iachini?Certo che penso che sia Iachini l’allenatore del nuovo ciclo, altrimenti tutto quello che ho detto finora non vale. Poi ovviamente tutto dipende dai risultati sportivi, ma io dico che deve essere lui a trovare il meglio da questa squadra”.
REBIC.“Non sono io la persona preposta, non compete a me”.
RINNOVI.“Milenkovic?Sarà molto difficile ma ci proveremo. ConPezzellane riparleremo più avanti. Non sono nelle stesse situazioni di Chiesa”.
SULLA MIA POSIZIONE DURANTE L’ESTATE.“Io sono contentissimo. Sono sempre stato abituato a lavorare con contratti annuali, sono contento di esserci e di starci,mi piacerebbe essere il direttore sportivo di questa squadra nel momento in cui ci sarà il nuovo centro sportivo. Sono convinto che anche per noi ci sarà una crescita importante, porterà tantissimi vantaggi anche a me”.